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1) Dizion. 5° Ed. .
NINFEGGIARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
NINFEGGIARE.
Definiz: Neutr. Term. dei Naturalisti. Essere nello stato di ninfa o crisalide; detto degl'insetti. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 40: Quando ninfeggiano, nè mangiono, nè col mordere alla vendetta s'accingono.
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 133: Più comodamente vidi coteste metamorfosi ne' vermi figliati da' mosconi. Imperocchè, messo un pezzetto di carne prossima alla putrefazione nel fondo delle boccie, questo servì ad essi di gradito pascolo per nove giorni continui, cioè per tutto quel tempo, che dalla condizione di piccolissimi vermini giunsero allo stato di ninfa. Si sa che, sendo prossimi al ninfeggiare, abbandonano quella fecciosa poltiglia di carne fradicia, ec.
Definiz: § Poeticam. e per ischerzo, trovasi per Fare la ninfa, cioè Fare atti da lezioso e effemminato. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 46: Ninfeggiò prima e passeggiò pian piano, Poi maneggiò il destriero a terra a terra.