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OGNORA, che anche si scrive disgiuntamente OGNI ORA e OGN'ORA.
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OGNORA, che anche si scrive disgiuntamente OGNI ORA e OGN'ORA.
Definiz: Avverbio di tempo che denota continuità di tempo ed equivale a Sempre. ‒
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 410: Voi troverete una donna piacente Di sì dolce intelletto Che vi sarà diletto Davanti starle ognora.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 108: De la commodità che qui m'è data, Io povero Medor ricompensarvi D'altro non posso, che d'ognor lodarvi.
Esempio: Bemb. Asol. 35 t.: Tu ognora ci spaventi con mille nuove e disusate forme di paura.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 73: No 'l lassa riposar; ma nuovo morso Della tagliente spada ognor gli aggiunge.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 44: Scrive sonetti, canta ognor di Filli.
Esempio: Mont. Poes. App. 63: E alchimisti vi son d'alto sapere Che fan l'oro, e ognor vuota hanno la tasca.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 333: Così portano la natura stessa delle cose, la popolazion nostra ognor crescente, la ubertà delle nostre terre, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 368: Del prence ognora Con felice valor difendi i giorni.
Esempio: Guast. Rapp. El. 42: Questi canti storici, queste narrazioni romanzesche erano poi scritte in quel latino, che mentre dava tutti i suoi migliori elementi al volgare comune, si andava alterando e dissolvendo ognor più nei dialetti.
Definiz: § I. Ad ognora, è locuzione avverbiale di tempo, che si usò nel senso del semplice Ognora. ‒
Esempio: Franc. Son. 140: Russa Mugnone, e la pescaia sua moglie Destar lo vuole, ed ad ognor si duole.
Esempio: Tass. Rinald. S. 7, 77: Sendo a la Cortesia poscia sacrato (un palagio), Chiamollo albergo de la Cortesia, E l'imagin di lei sovra l'ornato Aitar drizzò dove ad ognor si stia.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 99: Tale appar, che chi la mira La desira Ad ognor sì gioiosetta.
Definiz: § II. Ognora che, che si scrive anche congiuntamente Ognorachè, è locuzione congiuntiva che vale Ogniqualvolta che, Quando. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 238: Io veggio in quella, ognora ch'io mi specchio, Quel ben che fa contento lo 'ntelletto.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 1, 169: Ognora che la luce apparisce, è di necessità che le tenebre della notte cessino.