Lessicografia della Crusca in rete

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LASSEZZA
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LASSEZZA.
Definiz: Sost. femm. Stato di chi è lasso, stanco, Fiacchezza, Stanchezza. –
Esempio: Senec. Pist.: Una pigrezza sorprende i nerbij e una lassezza senza fatica.
Esempio: Medit. Alc. Cr. 28: Fatiche e lassezze, e fame e sete tormentose e crudeli.
Esempio: Collaz. SS. PP. volg.: La lassezza del vegghiare ci diletta; la continua lezione e meditazione delle Scritture non ci sazia.
Esempio: Bocc. Rim. 129: Chi con saver la mia bellezza Seguiterà, come già seguitare Color i quai, dopo lunga lassezza, Lieti posai.... Nel ben felice della somma altezza.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 151: Ultimamente, lassi e condotti in termine che a fatica si reggevano, furono piuttosto dal caldo e lassezza che dal ferro vinti.
Esempio: Soder. Agric. 50: L'austro induce lassezza, ed aprendo i pori gli prepara a corruzione di febbre.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 560: Niuna lassezza più toglie e la facilità e 'l diletto del meditare, che 'l lungo non meditare.
Esempio: Parin. Poes. 78: Nè lassezza il vinse, Nè deliquio giammai, nè febbre ardente.
Definiz: § E per Rilassamento. –
Esempio: Manett. Ragion. 29: Hanno (certe terre) la facoltà.... di correggere e corroborare, come essiccanti, la lassezza medesima intestinale.