1)
Dizion. 5° Ed. .
LASSEZZA
Apri Voce completa
pag.111
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LASSEZZA. Definiz: | Sost. femm. Stato di chi è lasso, stanco, Fiacchezza, Stanchezza. – | Esempio: | Senec. Pist.: Una pigrezza sorprende i nerbij e una lassezza senza fatica. | Esempio: | Medit. Alc. Cr. 28: Fatiche e lassezze, e fame e sete tormentose e crudeli. | Esempio: | Collaz. SS. PP. volg.: La lassezza del vegghiare ci diletta; la continua lezione e meditazione delle Scritture non ci sazia. |
Esempio: | Bocc. Rim. 129: Chi con saver la mia bellezza Seguiterà, come già seguitare Color i quai, dopo lunga lassezza, Lieti posai.... Nel ben felice della somma altezza. |
Esempio: | Acc. D. Stor. Ar. 3, 151: Ultimamente, lassi e condotti in termine che a fatica si reggevano, furono piuttosto dal caldo e lassezza che dal ferro vinti. |
Esempio: | Soder. Agric. 50: L'austro induce lassezza, ed aprendo i pori gli prepara a corruzione di febbre. |
Esempio: | Pallav. Perfez. crist. 560: Niuna lassezza più toglie e la facilità e 'l diletto del meditare, che 'l lungo non meditare. |
Esempio: | Parin. Poes. 78: Nè lassezza il vinse, Nè deliquio giammai, nè febbre ardente. |
Definiz: | § E per Rilassamento. – |
Esempio: | Manett. Ragion. 29: Hanno (certe terre) la facoltà.... di correggere e corroborare, come essiccanti, la lassezza medesima intestinale. |
|