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1) Dizion. 5° Ed. .
INGOLLARE.
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INGOLLARE.
Definiz: Att. Spingere, Cacciare, Mandare, giù in gola, e quindi nello stomaco, per lo più senza masticare, e ingordamente; detto così di persone come di animali, e riferito propriamente a cibi e anche a bevande; ma per estensione prendesi pure per Inghiottire. Oggi però è voce propria, più che altro, del contado. –
Esempio: Senec. Pist.: Credi tu che l'altre cose piene di fracidume, che i ghiottoni ingorgiano ed ingollano, tantosto che l'hanno gittate sulla bragia, si possano nel corpo stendere sanza nocimento?
Esempio: Libr. Sagram.: Questi son propriamente ghiottoni, che tutto ingollano, come nibbio sua preda.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 522: È ingordo (un certo topo) di latte, di butiro e di cacio; e quando mangia tai cose, ne l'ingollare e sorbire fa lo stesso strepito che il porcello.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 6: Ad un, che sempre ingolla Del ben di Dio, e trinca del migliore, Il vin di Brozzi, un pane e una cipolla Talor per uno scherzo tocca il cuore.
Esempio: Not. Malm. 1, 13: Ingollare. Vuol dire Mangiar presto ed inghiottire senza masticare. S'usa più il verbo Ingoiare, essendo il verbo Ingollare usato nel contado; sebbene è forse meno barbaro che Ingoiare, perchè è più prossimo alla sua latina origine, che è la preposizione in e gula.
Esempio: E Not. Malm. 1, 139: Ingoiare. Trangugiare, Mandar giù in corpo, una cosa, senza anche masticarla, che si dice anche Ingollare.
Esempio: Red. Ditir. 10: Colà tra gli Arabi E tra i Giannizzeri Liquor sì ostico, Sì nero e torbido Gli stiavi ingollino.
Esempio: E Red. Lett. 1, 184: Il primo anno che cominciai a fare il medico, giovinastro inesperto, imparai questa dottrina a mie spese, perchè veramente quell'anno, volendo fare il dottorino ed il saccente, e volendo a dispetto del mondo guarire dell'ipocondria, ingollai tanti e così pazzi beveroni, Che ne portai stracciato il petto e i panni.
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 221: Domandai ad uno di essi perchè ingollasse con tanta voracità; mi rispose a bocca piena,... Mangio così, perchè ho buono appetito.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: La pillola s'ingolla e non si mastica.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 9 t.: Or per che veggi infino alla mirolla, Le Sirti ch'i' nomai sono aqua e terra, Che sempre tira e ciò che prende ingolla.
Esempio: Menz. Sat. 6: E vedi come i meglio uffizj ingolla Chi canta in quilio il Kirieeleisonne.
Esempio: Panant. Poes. Teatr. 50: Ognuno si può bene immaginare Quante avemmo a ingollar pillole amare.
Definiz: § II. Pur figuratam., riferito a denari, denota Essere cagione od occasione che in gran copia si spendano, si consumino, in ciò che il soggetto significa; ed altresì Richiedere questo che s'impieghino, s'investano, in esso. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 29: Io so come l'arte della lana ingollarebbe più danari che non si potrebbono battere.
Definiz: § III. Altresì figuratam., vale Sopportare suo malgrado, e senza farne risentimento, Tollerare in pace, Portare con pazienza, riferito ad ingiurie, angherie, e simili; Ingozzarle. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 174: Quando un si pone a fare un tal mestiero (del mezzano), Si ha a pensare al guadagno, e si hanno tutti A ingollare de' giovani gli affronti, Nè mai parlarne.
Definiz: § IV. E riferito a notizie, opinioni, e simili, vale Accettare, Ammettere, per compiacere altrui, come vero; Fingere di creder vero ciò che si conosce non poter esser tale; e altresì Credere bonariamente. –
Esempio: Red. Lett. 50: Io per me farò vista di crederlo, ed inghiottirò la bornia, e, se sarà possibile farò e procurerò che la ingolli ancora il suo signore zio.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 184: Io so bene, che il signor Alberto si manda giù questa conseguenza senza alcuno scrupolo, e pretenderebbe di farla ingollare a noi ancora.