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1) Dizion. 5° Ed. .
GUARDANTE.
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Dizion. 5 ° Ed.
GUARDANTE.
Definiz: Partic. pres. di Guardare. Che guarda. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 279: Io ti ringrazio d'ogni male, lo quale, Te guardante, non ho fatto.
Esempio: Bocc. Fiamm. 217: Poi in me rivolgendo i pensieri della miserabile Tisbe, guardante davanti da sè il suo amante, pieno di sangue, e ancora, ec.
Esempio: E Bocc.Teseid. 2, 73: E poich'egli ebbe vedute le cose Magnifiche, ciascun quelle guardante, Se ne uscì fuori, ec.
Esempio: Cic. Tusc. 54: Costei uccise el lungo e grande dracone guardante l'albero de' pomi d'oro.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 21: Un conestabole con fanti sessanta, il passo stretto della Chiusa guardante e custodente, essersene fuggito.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 177: Metta subito in opera la minore delle sue forze, come poi s'egli stesse sempre in sentinella con gli occhi guardanti all'alto, dove abita il voler nostro.
Definiz: § In forma d'Add., Che guarda, Che mira. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 40: Tenta di vincere colle giunte sampogne gli guardanti occhi.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 270: Il bagliore è uno splendor falso nella guardata cosa, vero nel guardante occhio, e talmente vero nel guardante occhio, ch'ei toglie ad esso occhio il poter vedere altro che lui.