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1) Dizion. 5° Ed. .
GRANO.
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GRANO.
Definiz: Sost. masc. Quella sorta di frumento o di cereale, che ridotto in farina serve a fare il pane e le paste da minestra pel nutrimento degli uomini; ed è di più specie e qualità. E dicesi pure così la Pianta erbacea che produce tal cereale, la quale fa una spiga quadrangolare, or con le reste e ora senza; ed è il triticum sativum dei Botanici.
Dal lat. granum, Granello o Seme delle biade. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 14: Secondo il Vangelio lo grano si ha tre stati; ch'elli è prima alto in erba, poi in ispiga, poi apresso è pieno di frutto, e tutto maturo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 117: Il grano, .... più che tutti gli altri semi, agli uomini dà convenevole nutrimento; e le sue diversità sono assai.... Alcun grano è mezzanamente lungo e bianco o vero rosso, e ha sottile corteccia, e la farina ha bianca, e questo è ottimo. Quello che è grosso, tondo e rosso, o bianco o vero risplendente, è men buono, e la pasta, che se ne fa, non è così tegnente, nè il suo pane ricresce in alto.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 118: Del mese di giugno ne' luoghi maremmani e ne' più caldi e ne' secchi, ma ne' temperati e freddi del mese di luglio si faccia la mietitura del grano, la quale conosci essere apparecchiata, se ugualmente la maggior parte delle spighe con maturata bianchezza arrossa.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 102: Vostra usanza è di mandare ogni anno a' poveri.... del vostro grano e delle vostre biade.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 38: Le quali [bestie], voltesi per lo chiassolino che va in Orto San Michele, entrarono tra' granaiuoli e le bigonce del grano,... e scalpitarono molti granaiuoli.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 564: E 'l grano del Comune, e tristo, a soldi 30 lo staio, ed è 48 libbre; l'altro nostrale a più di 35, el buono.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 185: El grano vale qui a ragione di 40 soldi lo staio a modo nostro; e uno messer Iacopo dal Borgo, luogotenente in questa terra, mi dice che si è fatto conto de' grani che sono nello stato di questo Signore, e trovasi che a tutte queste città ne manca, a chi per uno e a chi per dua mesi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 119: E loglio e avena fa [la Natura] nascer tra i grani.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 36: Ieri mandai a misurare 'l tuo grano, e trovò el fattore essere staia 293 ½, in tutto, che tocca per metà staia 146 ¾.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 95: Mentre il crivellatore crivella il grano, egli non gira altrimenti il crivello nè punto, nè poco.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 4: Per la voce grano, nel nostro senso, s'intende comunemente, e come per eccellenza, la sorte migliore tra tutti i semi o granelli delle varie specie di frumento, sotto del qual genere di frumento molte diversissime piante, e le biade tutte, restan comprese.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. 5: I caratteri generici del grano, o triticum de' botanici, consistono nell'avere un calice di due glume o valve, che dir si vogliano, ovate e contenenti per lo più tre fiori, e nell'avere una corolla parimente di due glume della grandezza del calice, e quasi eguali, l'esterna delle quali è di corpo maggiore, e l'altra per lo più appianata.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 92: Quando fummo a maggio, aspetta aspetta, L'acqua non venne, e il grano ebbe la stretta.
Definiz: § I. Riceve varj aggiunti, che ne denotano la specie o qualità, come grano Calvello, grano Duro, grano Gentile, grano Grosso, Mazzocchio, e simili, che si dichiarano ai loro luoghi, ovvero grano Di Egitto, grano Di Smirne, grano Di Polonia, e simili, indicanti il paese, di cui una data specie o qualità è originaria. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 155: Noi abbiam quantità di gran calvello.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: De' gran grossi Sufficientemente; de' gentili Se n'è smarrito il seme.
Esempio: Trinc. Agric. 364: Vi sono alcuni grani, chiamati grossi, come è quello colla resta nera, ravanese grosso senza resta, bianchetto, mazzocchio, mazzocchino e civitello, tutti colla resta.
Esempio: E Trinc. Agric. appr.: Il grano duro, bianco e rosso con la resta, che è buono solamente per uso di paste, vuol esser seminato anticipatamente.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 108: Il grano detto comunemente grosso, e da' bottanici conosciuto col nome di triticum rufum grano maximo, non è soggetto alla malattia del carbone.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 134: Nell'Italia, oltre alla Puglia, si semina il grano duro in alcune parti della Lombardia, e da qualche anno in qua se ne semina anche in Toscana solamente per uso di paste e di semolino, non già per farne pane.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 8: Da Columella.... fu detto robus, volendo esso autore sotto un tal nome intendere un grano perfetto, pesante, e ottimo fra tutte le specie; ma lo stesso Dodoneo.... e altri autori dissero robo una varietà di questo, e d'altre specie ancora,... da rubens, perchè non solo nella spiga rosseggia, ma perchè nel granello ancora dimostra lo stesso colore. Questa specie si dice da noi gentile, e si distingue in alcune varietà, tra le quali una ve n'ha con la spiga e granello bianco, chiamata da noi gentil bianco, un'altra con la spiga e granello rosso, detta gentil rosso.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. 14: Vi è molto da sospettare che tale specie di grano fosse questa medesima specie detta da noi grano di Pollonia o polonico.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. 36: Grano di spiga moltiplicata o ramosa, detto grano di Smirne, grano d'Egitto, e in qualche luogo della Lombardia, come nel bolognese, grano del graspo, o, come diremmo noi, del grappolo. Questa è una bella varietà di grano, ma presto degenera, almeno appresso di noi, e fassi di spiga scempia.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. 41: Grano nominato andriolo, o grano rosso di maremma.... Grano nominato bianchetto,... che produce un pane bianchissimo e leggiero.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 296: Vien proposto il grano marzuolo, il quarantino ec., ma per le replicate esperienze si è toccato con mano che non prova, e raro è che raddoppi il seme, quando pur non si perda.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 139: Il grosso ravanese meglio si feconda nelle terre di piano, ed il mazzocchio, civitella e gran duro, in quelle di collina; perchè questa qualità di seme, richiedendo l'aria aperta, più agevolmente può ritrovarla in tal posto; ma il ravanese con maggior vigore resistendo alle nebbie, prospera ancora nelle terre di piano.
Esempio: E Lastr. Agric. 3, 182: Il grano marzolo fatto venire di Signa, dove serve per paglia da cappelli, à prosperato felicemente.
Definiz: § II. E per Seme o Granello di qualsivoglia altro cereale. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Cade [l'anima disveltasi dal corpo] in la selva, e non l'è parte scelta; Ma là dove fortuna la balestra, Quivi germoglia come gran di spelta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 70: Non si avrebbe potuto un gran di miglio Gittar ne l'acqua: tanto la copriva La spessa moltitudine di navi.
Esempio: Algh. Litot. 6: La quale [caruncoletta], per esser di figura simile ad un grano d'orzo, ec.
Esempio: Spolv. Colt. Mis. 4, 896: Ditemi voi per quali vie, da quale Rimota regïon, e come e quando Ne l'Europa beata, ne le care Mie lombarde contrade, a sì pregiato E tanto utile gran, volgendo gli anni, Siasi aperto il sentiero.
Definiz: § III. E talvolta anche per Chicco o Granello di certi frutti. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Così parea, venendo verso l'epe Degli altri due, un serpentello acceso, Livido e nero come gran di pepe.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 380: Sia grosso e vivo il gran, ma sia contesto Raro su 'l raspo sì, che ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 4, 335: L'uva è composta di grani, o vogliamo dire vesciche.
Esempio: Pindem. Poes. 294: Per questo forse la beata vite Di terra esce e s'impampina, ed il sole De' grappoli pendenti in ogni grano Uno imprigiona de' suoi sacri raggi?
Definiz: § IV. Trovasi per Seme di piante arboree. –
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 3, 295: In quella guisa, che di un picciol grano veggiamo nascere l'altissimo abete, ec.
Definiz: § V. Per similit., vale Piccola particella di checchessia, in forma di grano o granello. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 366: Vedasi ne' graniculi dell'argento vivo, li quali sono quasi di quantità insensibili, li loro lustri essere eguali alla grandezza di essi grani.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 47: Tant'anni bramo unito il corpo all'alma, Quanti ho grani di polve in questa palma.
Esempio: Cellin. Pros. 16: Di poi piglierai il tuo niello, il quale sarà in più grani (gli è bene il vero che quel dimenare con la mana in mentre che gli è caldo in nel zolfo, tutto si fa perchè egli si metta insieme il più che gli è possibile); e come e' sia, lo piglierai ec.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 39: Chi potesse prendere a grano a grano la limatura mentr'ella cade dal ferro.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 41: Il raccoglier la limatura, mentr'ella cade, e a grano a grano riadattarla a' suoi posti.
Definiz: § VI. Pure per similit., trovasi per Pezzetto di grandine in forma di globetto o pallottola; comunemente Chicco. –
Esempio: Cellin. Vit. 377: La gragnuola ringrossava come grossi limoni; io cantavo un Miserere: e in mentre che così dicevo divotamente a Dio, venne un di quei grani tanto grosso, che gli scavezzò un ramo grossissimo di quel pino.
Definiz: § VII. Grano è anche nome di una Sorta di peso, usato più che altro dai gioiellieri, e un tempo anche dai farmacisti e dai fisici. E la ventiquattresima parte del denaro, ossia la cinquecensettantaseesima parte dell'oncia, e corrisponde a grammi 0,04912. Detto così, perchè paragonato per la sua piccolezza al peso di un chicco di grano. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Di questo elleboro ne piglierai trenta grani.
Esempio: Ricett. fior. M. 112: Il grano si scrive così: G.
Esempio: E Ricett. fior. M. appr.: Lo scropolo pesa grani ventiquattro.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 132: Vale [la mumia] al dolore delle orecchie, al peso d'un grano, distemperata con olio di viole bianche, overo di gelsomini.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Bevesene un carato con dieci grani di bolo armeno e cinque di zaffarano.
Esempio: Red. Cons. 1, 33: Usi frequentemente Sua Eminenza le perle macinate, pigliandone XX o XXV grani.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 146: Trovammo con bilancia, che tirava a 1/48 di grano, il peso di quella al peso di questa stare come, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 257: Il grano nel peso sottile (cioè nel peso di mercanzie preziose, che in molte piazze si è costumato diverso dal peso di mercanzie di minor valore, chiamato peso grosso).... si divideva in quattro parti che si chiamavano punti.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 278: La lira, moneta di Firenze,... essendo qui di peso, supponiamo, 480 grani, tornava in Pisa grani 482.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 67: Secondo questi dati, in un anello di seme (danari 2, o grani 48) vi ha di gusci grani 9 ½; d'umidità da esalare, grani 4 scarsi. In tutto grani 13 circa. Per conseguenza resterebbero pel puro animale grani 35 scarsi.
Definiz: § VIII. In locuz. figur. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Passa un che gonfia, e si stima sei grani Più di me grave, benchè d'undici once Forse mi resti a galla.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 91: Recipe: un gran di ciarla, un d'impostura. Misce: bollisci, e bevine il decotto.
Definiz: § IX. E figuratam., Un grano, vale Qualsivoglia minima cosa, Un minimo che, o Una minima quantità di checchessia. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 34: Farò mio detto piano, Che pure un solo grano Non fie, che tu non saccie.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 61: Come è più appresso, lo sfida a battaglia;... Quel che di lui non stimo già che vaglia Un grano meno, e ne fa paragone, L'orgogliose minacce a mezzo taglia.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 31: Pigliar della cera pura, e facendone prima una palla o altra figura solida, aggiungervi tanto di piombo, che a pena la conduca al fondo, sì che un grano di manco non bastasse per farla sommergere.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 44: Martinazza in rubar non cede un grano.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 27: Imitiamo in ciò la somma prudenza del nostro serenissimo Principe, che per non alterare d'un grano la buona lega della zecca fiorentina in tempo che, per esser salito il pregio dell'argento e dell'oro, ella non si può mantenere, batte la sua moneta sott'altro conio.
Esempio: Vai Rim. 18: Come possibile è Che non ci sia per me Un grano di pietà!
Definiz: § X. Fu anche nome di una Sorta di moneta. –
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 161: Di qualunque mercatanzia vendi in Puglia, se sei forestiere, paghi dogana grani 18 per oncia, e se quelli, che compera, è cittadino, paga fondacaggio e doana in somma grani 33 per oncia.
Definiz: § XI. Grano gnidio, è detto il Frutto della timelea, o daphne thymelea de' Botanici, il quale è medicinale, drastico, e venefico. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1326: La timelea, è quella della quale si ricoglie il seme, che si chiama grano gnidio.
Definiz: § XII. Grano nero, lo stesso che Grano saraceno. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 163: Il sig. canonico Andrea Zucchini di Cortona seminò nel 1783 il grano nero di Tartaria in terreno sciolto e mezzanamente buono.
Definiz: § XIII. Grano ordaceo, Term. di Anatomia. –
V. Ordaceo.
Definiz: § XIV. Grano saraceno, o saracenico; Specie di grano a tre canti e di buccia scura, la cui pianta produce fiori rossicci, ricercati dalle api, e foglie a forma di cuore, buone anche a mangiarsi cotte. È originario dell'Asia, ed è il polygonum fagopyrum dei Botanici. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 130: Un altro facilissimo e sostanzioso alimento si potrebbero assicurare i nostri montanari ad imitazione di altri popoli.... Tale è il fagopyrum vulgare erectum,... chiamato dai Francesi bled noir, o bled sarrasin.... Ei non è pianta originaria d'Italia, nè di altra parte di Europa; e si dice che la semenza ci fosse portata d'Affrica dai Saracini, in tempo delle loro conquiste, e perciò ritenga il nome di grano saraceno o saracenico. I di lui semi somministrano vin ottimo e gustoso nutrimento, sì ridotti in pane o in focacce, che in pulenda ed in minestra.... Sono anche bonissimi per nutrire ed ingrassare i maiali, i pollami, ed altri animali domestici; e l'erba fresca è ottima pastura per i bovi,... e per fino i fiori somministrano copiosissimo ed ottimo mele alle pecchie.... Vien su presto, e presto matura, e si semina di primavera,... e si miete di luglio.
Definiz: § XV. Grano siciliano, lo stesso che Granturco. –
Esempio: Manett. Mem. Frum. 99: Il mais, detto da noi volgarmente grano turco e grano siciliano,... fu detto dal Bavino e dal Camerario frumentum indicum, e dal signor Linneo zea mays. Produce un pane assai bello e buono, quando specialmente vi sia aggiunta una porzione di farina di grano.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 400: Il mayz, chiamato da noi grano turco, o grano siciliano, è pianta originaria dell'America, e non so che in Toscana si sia principiato a seminare prima del secolo passato.
Esempio: E Targ. Alimurg. 350: Se le spighe del grano siciliano abbonissero e conducessero a perfezione tutti i loro embrioni, sarebbe veramente una felicità per noi.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 210: Il gran siciliano e la saggina non si levano dal terreno se non verso la fine di agosto, e più tardi ancora. Per cogliere il siciliano non si abbia tanta furia; perchè sebbene al di fuori mostri d'essere stagionato, dentro però à sempre del sugo da attrarre.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 30: Dopo i fieni ne vengono altre qualità di strami, che nella loro bontà ad essi si avvicinano, e questi sono le foglie del gran siciliano, le foglie della saggina, delle canne, e degli alberi, che per l'inverno possono riserbarsi.
Definiz: § XVI. E presso gli antichi, Grano siciliano, o Ciciliano, si disse Quella specie di frumento che ora chiamasi comunemente Grano duro, e che è il triticum turgidum dei Botanici. –
Esempio: Lem. Diar. 4 t.: Di gennaio detto anno per tutto il mese vendessi lo staio del grano calvello bello e buono soldi VIII e dan. VI, ciciliano bello e buono soldi VIII, comunale bello e buono soldi VII, grosso bello e buono soldi VI.
Esempio: E Lem. Diar. 5: Del mese di marzo per tutto il mese, vendessi lo staio del grano calvello fine soldi VIII e dan. VI, ciciliano bello e buono soldi VIII, comunale fine bello e buono soldi VII, grosso bello e buono soldi VI.
Definiz: § XVII. Grano turco, Gran turco, e trovasi anche Grano turchesco; lo stesso che Granturco, come oggi più comunemente scrivesi. –
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 42: Ci convenne accomodarci a mangiar di quello [pane], che gl'Indiani fanno col mais, che noi chiamiamo grano turco.
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 4, 116: Ed è il maiz quel medesimo che fra noi il gran turchesco.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 335: Una tale malattia non seguirà per avventura al grano, che dicesi grosso, e al grano turco singolarmente, che resiste a tutte quasi le malattie.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 64: Si sarchiano e si rincalzano i ceci, i grani turchi, i fagioli, i cocomeri ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 81: I semi che germogliano in questa pianura sono grano, segale, vecce, miglio, panico, fagiuoli di varie sorti, gran turco rosso e bianco, fave, saggine, orzo, cocomeri e poponi di buon sapore e grandezza.
Definiz: § XVIII. A grano, usato a modo di aggiunto, e detto di terra, campo, o simile, vale Seminato a grano. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 273: I prati artificiali posson aversi tanto nelle terre a grano che altrove.
Definiz: § XIX. Beccare altro che grano, o Beccarsi, altro che grano; maniera figurata e scherzevole, usata a significare, Avere, Ricavare, delle busse, o altro grave danno. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 249: Orsù, messer Basilio mio, badiamo A vivere, e lasciànli alla malora; Chè qui si ha a far con fortune, che noi Ci potremmo beccare altro che grano.
Definiz: § XX. Cercare miglior pan che di grano; maniera proverbiale, che usasi a significare, Non contentarsi dell'onesto, o di ciò che di meglio può aversi, Cercare un meglio che non si trova. –
Esempio: Fr. Cherub. Vit. spirit. 67: La miglior orazione che si possa trovar nel mondo è lo Pater noster. E tanto è cercare migliore orazione che lo Pater noster, quanto cercare miglior pane che di grano.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 172.: Chi aspetta tempo e hallo, cerca migliore pane che di grano.
Esempio: Cecch. Assiuol. 1, 2: Tanto avesse egli fiato, quanto egli ha ingegno, che se egli n'avesse mica, egli baderebbe alla sua moglie, e non andrebbe cercando miglior pan che di grano.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 3: Sicchè e' mi par ben tondo ed un corrivo Chi può star bene in casa allegro e sano, E lascia il proprio per l'appellativo, Cercando miglior pan che quel di grano.
Esempio: >Monigl. Poes. dramm. 3, 70: Dove Or volete cercando andar lontano Meglio pan, che di grano?
Definiz: § XXI. Gran pesto, fa buon cesto.
V. Cesto, tema primo, § V.
Definiz: § XXII. Chi ha il grano non ha le sacca, e chi ha le sacca non ha il grano: dicesi proverbialmente a significare che di rado in una medesima persona si riuniscono senno e buona fortuna.
Definiz: § XXIII. Il grano va a chi non ha sacchi, o sacca; proverbio che significa: Le buone fortune toccano a chi, per mancanza di senno, non sa farne suo pro. –
Esempio: Nell. Tac. Vilupp. 1, 17: Così è: Il grano va a chi non ha sacca.
Definiz: § XXIV. Maggio ortolano, molta paglia e poco grano. –
V. Maggio.
Definiz: § XXV. Ogni uccel conosce il grano; proverbio che significa: Ognuno conosce il buono, o quel che gli giova, e cerca di approfittarne. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 382: Egli ha tanti famigli: oh n'ha uno, ch'è un bel garzone. F. Addio, comare; ogni uccel conosce 'l grano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 486: Ogni uccello conosce il grano. Il re Evichelmo, poichè ha fatto sin qui, Non si vorrà tener le mani a cintola, Ma ec.
Definiz: § XXVI. Quando canta la cicala di settembre, non comprar grano per vendere. –
V. Cicala, § V.