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1) Dizion. 5° Ed. .
GIUGGIOLA.
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GIUGGIOLA.
Definiz: Sost. femm. Frutto del giuggiolo, il quale è della forma e grossezza d'un'uliva, di colore rossastro, di sapore agretto, di umore alquanto viscoso; e che seccato, si adopera per farne decotti. Se ne distinguono diverse specie, particolarmente rispetto alla forma, come lunga, tonda, piccola, appuntata, ec.
Dal lat. barbaro jujuba. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 266: Colgonsi le giuggiole nel tempo della vendemmia, quando dimostrano rossezza o vaiezza.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 539: Nè la giuggiola ignobil lasci in bando, Che pur nel verno poi rimedio apporta Quando il gelato umor n'astringe il petto.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 132: Bevuta con decozione di giuggiole, orzo e sebesten, per tre giorni, è utile alla tosse.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 289: Gitta [il giuggiolo] fuor i fiori dalla medesima origine delle foglie, pallidi e moscosi, onde nascono poi le giuggiole simili alle olive, prima verdi poi bianchiccie, e nell'ultimo prima gialle e poi ben rosseggianti; nelle quali è dentro il nocciolo, come d'olive. Quelle che non sono ben mature, hanno la polpa verde, al gusto bruschetta, ma nelle mature è gialla e dolce; onde si conosce che le giuggiole sono temperate, così nel caldo, come uell'umido.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 290: Colgonsi le giuggiole l'autunno nella fine di settembre, insieme con i lunghi picciuoli da cui nascono, e legansi in mazzi, e sospendonsi per alquanti giorni al sole, e poi a i palchi delle case; e come sono impassite, si spiccano da i picciuoli, e conservansi nelle casse per i bisogni.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 87: Tre mila staia di giuggiole Si danno a' magistrati pettorali.
Esempio: Cap. L. Mofet. 79: Sicome vedesi nelle giuggiole, nelle azzaruole, e in altre e altre sorte di frutte.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 217: Non così difficili e contrarie sarebbero le nostre giuggiole, lat. iuiubae, prosciugate e macinate, o siano i frutti del rhamnus ziziphus di Linneo, che sono di una sostanza sana, dolce, glutinosa, dolcificante e pettorale.
Definiz: § I. Giuggiole! usasi familiarmente, come Corbezzole! Capperi! e simili espressioni di maraviglia, per lo più ironica.
Definiz: § II. Cavare, o simile, di checchessia altro che giuggiole, si disse familiarmente per Cavarne, Ritrarne, qualche cosa di buono, di utile, un buon guadagno, e simili. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Ma che premio ha a essere il mio in questa cosa? Io voglio un poco Saperlo. Io so che tu ne dei cavare Altro che giuggiole: e a dirti il vero, Poich'io ti tengo il sacco.... B. Io ti dirò Liberamente, ec.
Esempio: E Salv. Spin. 2, 3: Io vorrei in fatti.... saper quel che vi muove a pigliarvi voi questo impaccio, e metter me in questo carico di coscienza. Secondo me, voi ne dovete cavare altro che giuggiole. Dite il vero, che ne spiccate di questa pratica?
Definiz: § III. Disgradarne l'acqua della giuggiole, o Disgraziarne, l'acqua delle giuggiole, si disse scherzevolmente in maniera proverbiale, volendo lodare o approvare come eccellente qualche atto, o detto, o qualche persona. –
Esempio: Grazz. Comm. 219: Che sentenze risolute!... Che giudizj pettorali! F. Io ne disgrazio l'acqua delle giuggiole.
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 32: Si fa per la tosse o infreddatura un'acqua con le giuggiole e logrizia e altro, la quale si chiama comunemente acqua pettorale, che molto giova e opera per certo. Onde quando alcuno opera alcuna cosa per certo e bene, si dice per similitudine: io ne disgrado l'acqua delle giuggiole.
Definiz: § IV. Questa è la giuggiola!, Cotesta, o simili, è la giuggiola! si disse familiarmente, per significare Questo è quel che più importa, Questo è l'importante; ovvero, Questa è la difficoltà. E Questa sarebbe, o era, la giuggiola, per Questo sarebbe, o sarebbe stato, il meglio, la cosa più bella, l'importante, e simili. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Farei ogni sforzo, che Gualtieri se ne imbertonasse tanto, che la sposasse nascostamente; fatto che fusse, bisognerebbe pur che fusse fatto.... Oh questo sarebbe 'l colpo, se riuscisse, chè riuscirebbe, questa sarebbe la giuggiola!
Esempio: Grazz. Comm. 395: Perchè non poss'io andarvi ora? F. Voi potete andare: ma che fareste poi ch'ella è vestita? bisognava corla in camicia. M. Cotesta era la giuggiola: ma sia che vuole, io voglio ire a provare a ogni modo: il tentar non nuoce.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 258: Datemi Su li denari. M. Oh! cotesta è la giuggiola.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 340: Anzi or è che voi n'avete bisogno (di moglie); Ma d'attempata come questa, e aggiuntovi La buona dote. G. Oh! cotesta è la giuggiola Per che tu me ne parli.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 175: Ed anco ha buona dota. G. Che è la giuggiola.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 3: Sì; ma come poss'io di casa muovermi Senza un quattrino? B. O cotesto è la giuggiola, E quel ch'i' ho pensato, che non manchino I danari.
Definiz: § V. Per San Michele, la giuggiola nel paniere; dicesi in proverbio, per significare che verso la fine di settembre, quando ricorre quella festa, le giuggiole son mature.