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1) Dizion. 5° Ed. .
ANALOGÌA.
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ANALOGÌA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di relazione o di somiglianza, che sia per certi rispetti fra due o più cose differenti.
Dal grec. ἀναλογία, proporzione, convenienza, somiglianza; lat. analogia. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 193: Dice ben egli [Aristotile] ne la Poetica un non so che d'allegoria; ma intende per allegoria la metafora continuata;.... la quale equivocamente, o almeno per analogia, così si chiama.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 4: Analogia, altrimenti detta proporzionalità, è la simiglianza di più proporzioni tra grandezze proporzionali e omogenee, o pur anco di generi differenti.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 150: Se tali alterazioni ritenesser tra loro alcuna spezie d'analogia.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 83: Proporzionalità, o vero analogia, dicesi la simiglianza di alcune proporzioni.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 239: Mostra.... che il fatto abbia anche qualche analogia alle istorie sacre.
Definiz: § Analogia. Term. di Gramm. Vale Quella regola di relazione e di somiglianza, che le parole di una lingua hanno, o debbono avere insieme, per la loro formazione. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 135: Oltre l'uso, lo dà l'analogia; perchè se si dicono compostamente dispersi, aspersi,.... perchè non i semplici ec.?
Esempio: Deput. Decam. 4: L'analogia.... è una cotal regola che va dietro al simile, e suol esser il riparo di chi è straniero in una lingua, e sa poco della propria natura.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 126: La lingua pura, fuorchè in alcune voci, nelle quali con quella regola, che dell'analogia è chiamata, va secondando le latine cadenze.
Esempio: Lam. Dial. 14: E non parlate così; benchè diciate bene in quanto all'analogia, che è una certa convenienza e proporzione, la quale fa che si possa dire bene una cosa sull'andare d'un'altra, mentre non vi sia un'aperta ripugnanza.