Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INCARNATO.
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INCARNATO.
Definiz: Partic. pass. di Incarnare.
Basso lat. incarnatus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Aggiunto di Gesù incarnato, Verbo incarnato, Figlio di Dio incarnato, Verità incarnata, Sapienza incarnata, e simili; e vale Che ha preso carne, Che s'è fatto uomo. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 269: Divinitate In sua maiestate Ci vedi incarnata.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 293: Senza fin sia laudato Questo Verbo incarnato.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 320: I santi padri l'hanno assai chiamato, E questo tempo hanno molto aspettato Che doveva venir Iesù incarnato, Che ci risuscitasse dal peccato.
Esempio: Dant. Conv. 356: Se tutte le precedenti vertù s'accordassero sopra la produzione d'una anima nella loro ottima disposizione,... tanto discenderebbe in quella della deità, che quasi sarebbe un altro Iddio incarnato.
Esempio: S. Ag. Solil. 26: Chi vieterà che gli uomini non sieno pari agli Angeli, li quali tu, Signore, hai tanto onorati...? Anzi uguali agli Angeli; e questo disse la tua Verità incarnata, parlando degli uomini: eglino sono pari agli Angeli e figliuoli di Dio.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 257: Chi avesse perfetta fede di Cristo incarnato e morto per noi, a nulla tentazione consentirebbe.
Esempio: S. Cater. Lett. 2, 80: Siccome il corpo vive per l'anima, così l'anima vive per Dio. Questa Parola incarnata non ci poteva, in quanto Uomo, restituire la vita della grazia; ma in quanto Dio, ec.
Esempio: Belc. F. Laud. 47: Iesù incarnato della Vergine Madre, Iesù per me fatt'uomo pien di clemenza, ec.
Esempio: Ar. Orl. Fur. 35, 4: Venti anni.... prima..., Che col M e col D fosse notato L'anno corrente dal Verbo incarnato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 357: Altrettanto.... ha da essere nella Chiesa, regno stabilito dalla Sapienza incarnata, che quanto fa, tanto fa con ordine sommo.
Definiz: § II. E per Che ha preso natura di carne. –
Esempio: Vill. G. 128: Uno prete per vechieza non asciugò bene il calice; per la qual cosa, il dì appresso, prendendo il detto calice, vi trovòe entro vivo sangue incarnato.
Definiz: § III. E figuratam., Fatto o Vestito di carne, ossia di corpo vivo, ed altresì Divenuto carne, Divenuto persona. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 85: Sacciate in veritate, Che sì preso è il meo core Di voi, incarnato Amore, Che more di pietate, E consumar lo fate.
Esempio: E Rim. Ant. F. Iac. Lent. 275: Tanto siete maravigliosa, Quando i' v'ho bene affigurata, Ch'altro parete che incarnata.
Esempio: E Rim. Ant. F. Iac. Lent.306: Non mi parete femina incarnata, Ma fatta per gli fiori di bellezze.
Esempio: E Rim. Ant. F. Giann. Lap. 2, 122: Donna, se il prego della mente mia, Come bagnato di lagrime e pianti, Venisse a voi incarnato davanti A guisa d'una figura pietosa, ec.
Esempio: Cin. Rim. 51: Moviti, Pietate, e va' incarnata; E della veste tua siano vestiti Questi miei messi che paian nodriti E pien della vertù che Dio t'ha data.
Definiz: § IV. Quindi familiarmente La cortesia incarnata, La bontà incarnata, ovvero L'astuzia incarnata, L'avarizia incarnata, e simili, dicesi di Persona nella quale certe qualità, tanto buone quanto cattive, siano così profondamente impresse, da parer quasi che abbian preso carne in essa.
Definiz: § X. E Diavolo incarnato, o Demonio, o simili, incarnato, vale Diavolo, Demonio, che abbia preso figura umana; e dicesi familiarmente di Persona malvagia in estremo grado, e da doversi per tale sua perversità grandemente temere. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 121: Or vedessi almen l'ansia, Con che ogn'un morte disia D'esto demone incarnato.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 126: Un qual Satana incarnato Si ode Santo nominare.
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 289: Sia in voi uno ardore di carità, sì e per siffatto modo, che non vi lassi udire le voci de' dimonj incarnati, e non vi faccia tenere il consiglio de' perversi consiglieri.
Esempio: E S. Cater. Lett. 3, 318: E non vi moverete per veruno vento, nè illusione di dimonio, nè per consiglio di dimonio incarnato.
Esempio: Panzier. Tratt. 27 t.: Se il sentimento non è in sè nella fine eccellentemente certificato, sia avuto sospetto quasi come incarnato demonio.
Esempio: Med. L. Canz. ball. 7 t.: Non è fante sì schernito Nè pazzo sì dileggiato, Quanto è il povero marito Da quel diavolo incarnato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 316: Fate ora qui voi due considerazioni rilevantissime, a fine d'intendere il mal ufficio de' cattivi compagni, per cui diventano tanti demonj incarnati.
Definiz: § VI. Pure per Vestito di carne, detto figuratam. di disegno. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 471: Cicerone: Dii monogrammi ab Epicuro dicuntur; i quali hanno un semplice dintorno, ma il disegno non è incarnato, perchè sono senza sangue, secondo Epicuro; e però magri spenti.
Definiz: § VII. E per Unito con la viva carne, Mescolato e compenetrato in quello. –
Esempio: Zamb. Esper. 7: Quella parte del fegato.... stava fortemente attaccata, e per così dire incarnata al medesimo stomaco.
Definiz: § VIII. Per similit., detto di qualsivoglia cosa, per Unito insieme, Compenetrato, Incorporato. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 127: E quando hai tanto fregato, che credi bene che 'l colore sia bene incarnato colla tela o ver panno lino, leva la tua forma su, rimettivi colore da capo.
Esempio: Tratt. Vetr. 163: A fare vetro rosso incarnato, ciò è che lo colore sia incarnato nel vetro.
Esempio: E Tratt. Vetr. 164: A fare verde porro incarnato col vetro.
Esempio: E Tratt. Vetr. 167: Vetro che sarà incarnato.
Esempio: E Tratt. Vetr. appr.: E così gli da' del detto manganese, insino vedi che abbia lo colore bene incarnato come lo vuoi.
Definiz: § IX. E figuratam., per Strettamente congiunto, Connesso, Inerente. –
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 120: Di questa materia non si potea ben dir con la lingua, ma solo l'animo ne poteva giudicare chi profferisse bene e a ragione; perchè era potenzia dell'animo solamente e sì incarnata con lui, che non si poteva specificare a parole.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 102: Ma questo non intendo io già di quelle (arme di famiglie) che hanno tal parte (l'aggiunta derivante dal nome), e vi sono, dirò così, di maniera incarnate, che togliendole via non sarebbero arme; come levando la colonna da' Colonnesi, e le pere de' Peruzzi, e' ricci da' Ricci, ec.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 516: Aveano.... gli antichi.... una sorte di servi destinati a' lavori de' terreni e cultivazione delle ville, i quali come instrumenti proprj, e come gli dicono affissi e quasi incarnati in quelle tali possessioni, nelle donazioni, vendite e permute, ed altri simili contratti, n'andavano insiememente con esse.
Esempio: E Borgh. V. Lett. IV, 4, 133: Io non posso dissimulare cosa tanto incarnata con le cose della città nostra, con tanto interesse della verità, ed ordine della istoria.
Esempio: E Borgh. V. Lett. IV, 4, 190: A voler fare di questa materia opera di per sè, ci vogliono alcune parti quasi necessariamente, che.... sono così collegate e, per usar questa voce, incarnate col trattato universale della città nostra, che male, anzi non punto si possono separare.
Definiz: § X. Si usò per Strettamente congiunto con vincoli sia di parentela, sia d'intima amicizia. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 42: E però che costei À viepiù largo dell'andare attorno, Che l'altre ch'èn di sovra, Parmi che con fanciulle Di suo tempo e contrada, E quando può colle sue incarnate, E viepiù colle donne, si ritragga (qui in forza di Sost.).
Esempio: Pier. Cron. 48: Ordinò d'essere sotterrato in Napoli a un suo castello, e che l'ossa non si trasportassero nè in Francia nè altrove, acciocchè a perpetuale memoria lo ritenessero ed avessero li Napoletani, e fossero a' figliuoli ed a' nepoti più benivoli, e più incarnati con loro, e di maggior voglia.
Definiz: § XI. E altresì aggiunto di colore, tinta, o simili, e vale Simile a quello della carne, e propriamente di quella del volto umano, Simile al colore della carnagione; Carnicino. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 10: E puoi fare le tue tinte o in rossetta, o in biffo, o in verde, o azzurrine, o berrettine, cioè colore bigie, o incarnate, o come ti piace.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 13: Per fare la tinta ancora bene incarnata, convienti tòrre.... mezz'oncia di biacca grossa, e men che una fava di cinabro.
Esempio: Cellin. Pros. 33: Mettendo di tutta quella varietà de' colori, cioè incarnato, verde, rosso ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 51: Questo si era un diamante veramente di colore incarnato, ed era nettissimo e limpidissimo e brillava che pareva una stella.
Esempio: Caran. Eustaz. 62: La bocca sua avea talmente le labra divise, proporzionate, e vermiglie, che parevano tinte di colore di rose incarnato.
Definiz: § XII. E aggiunto di cosa avente tale colore. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 335: Il lume di vetro incarnato, e l'abitazione dell'uomo tinta del medesimo incarnato, e così li vestimenti, faranno parere il volto colli veri lumi ed ombre delle sue carni.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 155: Ma quand'io veggio te, giglio incarnato, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 214: Una coltre di teletta d'oro, e di dommasco incarnato.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 144: Avevano i calzaretti incarnati, con certi ermellini sopra, molto leggiadramente accappiati di tocche bianche.
Esempio: Red. Lett. M. 119: Ella porti un bellissimo cappio incarnato, o di altro colore allegro.
Definiz: § XIII. E in particolare si diceva, specialmente descrivendo apparati, feste, e simili, di veste o divisa; ed altresì di persona, o schiera di persone, vestita con divisa del detto colore. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. tit. 233: Rustica visione di Parri da Pozzolatico sul far del dì del berlingaccio quest'anno a favore dell'Alfiere e Calcianti incarnati contro i bianchi.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 22: Giunse adunque quella [falange] a vista del forte, composta di tre schiere con nobili divise di varj colori: l'una incarnata e d'argento, l'una verde e d'oro, e quell'altra d'argento e gialla.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 577: La voce incarnati, colla quale dal colore erano detti certo partito di gentiluomini in calcio diviso, come dal colore delle fazioni di guidatori di cocchi albati, russati, veneti, ec.
Definiz: § XIV. È aggiunto d'una sorta di rosa incarnata, le cui foglie hanno colore carnicino, più o meno vivace. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 20 t.: O quanto piace a Dio la rosa bianca, nata di virginità; la rosa rossa, nata del martirio; la rosa incarnata, nata dello studio e vera dottrina (qui in locuz. figur.).
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 73: Chiariella.... Ch'era più fresca che incarnata rosa.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 283: Simile alle rose che incarnate o 'mbalconate si chiamano.
Esempio: Ner. Art. vetr. 95: A cavare la lacca e colore per dipingere da fior ranci, rosolacci, fioralisi, viuole ordinarie, viuole rosse, rose incarnate, rose rosse,... e da ogni fiore di qual si voglia colore.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 77: Il dì 25 di giugno, peste le rose incarnate e messe in due vasi aperti, e poscia serrati ec.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 78: Nel secondo vaso delle rose incarnate cominciarono a nascere i moscioni ec.
Definiz: § XV. È aggiunto di Quella sorta di trifoglio incarnato che volgarmente si chiama Erbone, e che si dichiara al suo luogo.
Definiz: § XVI. Incarnato, vale anche Penetrato nella viva carne, Addentrato in quella. –
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 264: Non voglio che caggia ignoranzia in voi, nè che vi ritraiate da questa dolce e dilettevole via e soave scuola, ma come figliuoli veri vi instrignate questo vestimento in dosso, e sì e per sì fatto modo vi sia incarnato, che mai non si parta da voi (qui in locuz. figur.).
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 125: Tanto che alcun forse autor non falla Della croce incarnata in sulla spalla.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 2, 114: La carne, oltrechè tutta d'intorno rosa, era di più sopracresciuta tanto, che le funicelle, infondate e incarnate dentro, non si vedevano.
Esempio: Segner. Paneg. 1, 7: Si strinse però con alcune fortissime funicelle e nelle gambe e nelle cosce e ne' bracci sì crudelmente, che a poco a poco penetratigli i nodi dentro le polpe vi rimaser occulti già da più tempo, e quasi incarnati.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. P. Dant. Maian. 1, 240: Lo mio gravoso affanno e lo dolore Non par di fuore sì com'è 'ncarnato.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 363: Andò a Venezia; e condottosi, l'ordine era che e' venisse a Pisa con grossa gente; e sarebbe venuto, se non fusse seguito il caso di Bibbiena, per il quale i Viniziani credettero poter fare senza lui. Ma senza questo lo avrebbero mandato; tanto era incarnata questa loro gara.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 16: Le altre rivoluzioni ebbero per istromenti la frode e la forza.... Unica molla della nostra saranno le idee incarnate nella nazione per mezzo dell'opinione pubblica.
Definiz: § XVIII. Incarnato, in forza di Sost. Colore incarnato; e nel suo proprio e primitivo significato, Colorito della carne del volto, Carnagione. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 283: L'incarnato, altrimenti imbalconato, è un color bianco ombreggiato di rosso, o un rosso ombreggiato di bianco, simile alle rose che incarnate o 'mbalconate si chiamano.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 51: Nelle storie.... delle facciate.... si vede nelle figure belle attitudini.... E perchè usava Buonamico, per fare l'incarnato più facile, di campeggiare, come si vede in quest'opera, per tutto di pavonazzo di sale, il quale fa col tempo una salsedine, che si mangia e consuma il bianco e gli altri colori, ec.
Esempio: Cellin. Pros. 195: Questa ultima sorte di marmo io l'ho trovato alquanto più gittarsi allo incarnato che al candido.
Esempio: Borgh. R. Rip. 192: L'incarnato, che è molto simile alla rosa, è colore vago e bello, siccome le vermiglie guance di giovane donna: è composto di rosso e di bianco: dimostra l'uomo di buona complessione, piacevole, ardito e gentile: significa altezza d'animo, sanità e bei concetti.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 41: Le cantatrici dalla man destra, vestita ognuna d'esse di più colori, qual d'azzurro, giallo, incarnato e verde, e quale degli altri differenti a' predetti.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 229: Dipingetemi le guance d'incarnato, e le ciglia di nero: inanallatemi questi capegli.
Esempio: Magal. Operett. var. 45: La bollitura del suo fiore (di certa pianta), a mettervi dell'agro di limone, dà fuori un rosso così bello e vivace, che s'accosta all'incarnato, e se reggesse un poco più, sarebbe stimabilissimo.