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Dizion. 5° Ed. .
DIACONIA.
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DIACONIA. Definiz: | Sost. femm. Nome che si dette nei primitivi secoli del cristianesimo, più particolarmente in Roma, ad alcun Pio luogo, Oratorio, o Cappella, con ospedale od ospizio contigui per soccorrere gl'infermi ed i poveri. E nel terzo secolo si chiamarono così le Chiese, a cui era unita la casa, assegnate per residenza ai sette diaconi di Roma. Oggi poi appellansi, con tal nome le Chiese da cui pigliano il titolo i Cardinali diaconi, e sulle quali essi esercitano certi loro diritti o privilegj. |
Dal basso lat. diaconia, e questo dal grec. διακονία. – Esempio: | Dav. Framm. 575: Per le residenzie ed abitazioni de' diaconi, sino dalli primi sette creati da Evaristo, furon date alcune chiese, con la casa congiunte, come alle basilice e titoli, ma senza cura d'anime, non essendo questo lor offizio: però non si chiamavano nè titoli nè parrocchie, benchè fusser chiese sagrate in onor di Santi; ma si chiamavano diaconie, o Martiria, tenendo reliquie di martiri. Da queste chiese e diaconie poi presero i lor cognomi i diaconi cardinali regionarj, lassando l'esser chiamati e distinti dalla loro regione. | Esempio: | E Dav. Framm. appr.: Se un diacono diveniva prete, lassava la sua diaconia, e pigliava un titolo. | Esempio: | Pallav. Lett. 1, 251: I canonici della sua diaconia, senza dare altra incomodità a V. E., potevano assicurarsi che 'l nome d'un tal titolare valeva, ec. |
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