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MARRA
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MARRA.
Definiz: Sost. femm. Strumento di ferro con manico di legno, simile alla zappa, ma propriamente più largo e più leggiero, il quale si adopera per ispianare il terreno lavorato, sarchiarlo, ricoprire le semente, e cose simili.
Dal lat. marra. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 115: Quella (l'insegna) de' marraiuoli e palaiuoli bianca, entrovi dipinto marre e pale.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 384: Anche si dee arare, e con l'erpice e con le marre il luogo, per tutto pianare.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 56: Essi con vanga, e chi con marra, nella strada paratisi dinanzi all'Angiulieri..., il ritennero.
Esempio: Poliz. Rim. C. 15: Or si vede il villan domar col rastro Le dure zolle, or maneggiar la marra.
Esempio: Ar. Sat. 1, 154: Di pane ed aglio uso a sfamarsi, poi Che riposte i fratelli avean le marre, Ed egli a casa avea tornati i buoi.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 11: Con i picconi, con le marre, zappe e scure si cavano e tagliano gli sterpi de la terra, e le più profonde radici.
Esempio: Tedald. Agric. 88: Il primo anno, il secondo e terzo, le farai lavorare al piede (le piante) o con marra o con vanga, e diradarle da piedi e tirar via il superfluo.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Zappe, vanghe, badili, beccastrini, Marre e crucce di ferro da por vigne.
Esempio: Mont. Poes. 1, 237: E del pungolo invece e della marra, D'armi li cinge dispietate e strane, E la ronca converte in scimitarra.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 46: Un buon numero di coloni, allontanatisi dalle pacifiche arti, e pigliando la spada in luogo della marra, avevano imparato l'uso della milizia.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 9: Nelle piccole culture ognuno sa che la zappa larga, detta comunemente marra e marrone, è lo strumento col quale la sarchiatura si compie.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Però giri fortuna la sua ruota, Come le piace, e il villan la sua marra.
Definiz: § II. E con aggiunti, o compimenti, denotanti la varia forma che il detto strumento ha, o i diversi usi a cui serve. –
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 89: E de' dare per una marra da cavare, a dì detto, stimò egli, lire 1, soldi 10.
Esempio: E Oderig. Cr. Ricord. 90: E de' dare, a dì detto, per una marra da marreggiare, stimò egli, lire –, soldi 10.
Esempio: Soder. Op. 2, 17: Dipoi seminate, l'aiuole s'hanno a raggiungere e coprire con secchi cespugli, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno.
Esempio: Not. Malm. 2, 613: Come è oggi la marra scopaiuola, della quale si servono i contadini per ripulire e radere i boschi di scope, per disporgli alla sementa della segale.
Definiz: § III. Marra, per similit., dicesi Quello strumento di ferro, fatto a foggia di marra, ma più lungo e più serrato al manico, e rotondo nell'estremità, che adoperano i manuali a far la calcina, e per passarla alla cola. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 183: Spengasi la calcina con acqua chiara in un truogolo coperto, e con tanta acqua che di gran lunga gliene avanzi; dipoi con la marra si rimenerà assai asciandola e piallandola come si fa a' legni: e che ella sia bene spenta e macera ne darà segno se la marra non sarà offesa da alcuno sassolino o pietruzza.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 159: Tanto mi fanno dire gli spiriti vivacissimi ch'io veggo nelle goffe cose del vostro poeta quasi manovale; onde malagevole m'è a credere che, se egli avesse nella sua fanciullezza avuto chi per sua ventura l'avesse levato dal vassoio e dalla marra..., egli arebbe fatto in componendo non manco ben di molti che ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 90, 2: Marra da calcina..., strumento di ferro noto, con cui si maneggia la calcina alla cola, e quando si vuol mescolare con la rena, che diciamo far la calcina. E fatto questo strumento a foggia di marra d'agricoltura (con suo manico di legno), ma nell'estremità ritondo.
Definiz: § IV. Pure per similit., nel linguaggio marinaresco, vale Ciascuna di quelle estremità triangolari dei bracci dell'àncora, con che essa afferra il fondo del mare. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 77: Le quali (àncore) vogliono essere nella ponta tanto lontane dal fuso, quanto elle hanno di lunghezza: cioè, che tanto sia dall'anello dove nascono le marre alla sua estremità, quanto è dall'anello di detto fuso a tutta la lunghezza di detto fuso.
Esempio: Red. Esp. nat. 103: Invenzion più sicura n'ha ritrovato modernamente un cert'oste d'Inghilterra, il quale con una machina di legno simile ad un'àncora, o ferro di galera di quattro marre..., fa il giuoco di passeggiar co' piedi sopra il piccol lago d'Islington.
Definiz: § V. Marra scure, che anche si disse Marra scura; Piccolo strumento di ferro, con manico di legno, il quale da un lato è fatto a guisa di ascia, e dall'altro a guisa di scure, e serve a ripulire gli ulivi dal seccume e dal marciume, nel fusto e nei rami principali. –
Esempio: Oderig. Cr. Ricord. 90: E de' dare, a dì detto, per una marra scura e per uno marretto, lire 1, soldi 10.
Definiz: § VI. Spada di marra, e trovasi anche Arme di marra, si disse una Spada senza taglio e senza punta, adoperata nelle sale di scherma come il moderno Fioretto; e il suo contrario è Spada di filo: anche in locuz. figur. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 297: Così non mancava nè maestri ottimi, elettissimi, che mostravan la faccia, e non l'impronta, dell'eloquenza, nè avversarj ed emoli, che si tiravano con esso le spade di filo e non di marra, e l'udienze sempre piene d'amici e nimici, che non lasciavan passare cosa male o ben detta.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 133: Disconvenire alla dignità del Papa e di Cesare, ferir con armi di marra, che lascin la macchia, ma non la piaga.