Lessicografia della Crusca in rete

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INGORGARE.
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INGORGARE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. ingorgarsi Far gorgo, Arrestarsi in un luogo per ostacoli che ritengano, e rigirarsi a fine di trovar esito, detto più particolarmente di acque correnti. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 169: La cagione fue (di un allagamento di gran parte di Firenze) per più legname che 'l fiume menava attraverso al ponte a Santa Trinita, per modo che l'acqua del fiume ingorgavasi a drieto, che si spandea per la città.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 119: Vero è che per lo passato tempo alcuna volta suole il fiotto ingorgarsi, ma non così, ma per simiglianza come da uno dolce fiumicello alle grandi onde marine.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 136: Ma qui so bene che un pensier ti pungie. Tu di', che come questo fiume (il Nilo) ingorga Tanto, che spanda come fa da lungie, Crede alcuno che tanta rena porga Il mare incontro, e ch'elli faccia rete, Sicchè indietro torni che non corga.
Esempio: E Ubert. Faz. Dittam. R. appr.: Ed è chi dicie, che adietro ripari E 'ngorghi per gran piova che vi scende.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 386: Quando il corso universale de' fiumi sarà ristretto per l'unir delle valli e per le tagliature de' monti, allora l'acqua s'ingorgherà nella largura.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. 400: Li luoghi dove tal fiume soleva prima passare rimangono abbandonati, e si riempiono di nuovo terreno dall'acque torbide, che con il tempo avvenire in tal luogo s'ingorgano.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 239: Dove l'onda (del torrente voluto contenere per mezzo di lavori) era pria meno inquïeta S'ingorga, e per uscir tenta ogni strada; Porta alfin via la terra, il legno e 'l sasso, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 410: Tra l'una fortezza e l'altra non vi è di mezzo se non il corrente della riviera, il quale, ricevendo il flusso del mare e largamente ingorgando, è spazioso di due grosse leghe francesi.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 2, 508: Il Re, persuaso dalle ragioni di alcuni de' suoi ingegneri, pensò di chiudere dalla parte di sotto il corso al fiume, che cagiona la palude, e farlo gonfiare ed ingorgare di maniera, che la città si empisse d'acqua in altezza tale, che, ec.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Libr. Mascalc. R. 51: Quando tu li da' la pozione, daliele soavemente, e discretamente e pianamente e a poca insieme, che non ingorghi troppo ne la gola acciò che non facia tosse.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Maff. Merop. 5, 6: Chi s'affanna d'uscir, preme e s'ingorga, E per troppo affrettar ritarda.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 476: Ecco le genti Tutte commosse: corrono alle falde, Ingorgano e s'affollano, aspettando ec.
Definiz: § III. Term. dei Medici. Detto di glandule, e dei vasi pei quali scorrono il sangue e gli umori, vale Riempirsi e ostruirsi per soverchio concorso di umore, o per ristagno di materie estranee.
Definiz: § IV. E Att. Riferito ad acque correnti, vale Ritenerle, obbligandole a rigirarsi per trovar esito; Farle ingorgare: ma non si userebbe che in nobile scrittura. –
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 3, 556: Oltre ogni legge, Là disturba il ruscel, qui nega il passo, E or la fonte, or la foce ingombra e ingorga.
Definiz: § V. Trovasi, figuratam. e poeticam., per Empiere soverchiamente, Rimpinzare, e simili, di checchessia. –
Esempio: Canig. Ristor. 80: Tu vedi ben, lettor, ch'i non t'ingorgo D'altre vivande sozze, nè di vento; Ma per sicure strade ognor ti scorgo.