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IMPRONTATO, e per sincope trovasi talora anche IMPRONTO.
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IMPRONTATO, e per sincope trovasi talora anche IMPRONTO.
Definiz: Partic. pass. di Improntare. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 469: In primo luogo si trasse prova per la verità della religion cristiana dalla certezza e dalla spessezza dei miracoli: facendo vedere che 'l miracolo è un marco infallibile improntato dal sigillo di Dio nella sua vera religione.
Definiz: § I. In forma d'Add. Impresso, Figurato, Effigiato, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 102: Ed era dall'uno lato della stampa impronto il volto dello Imperatore.
Esempio: Zibald. Andr. 113: Facevano fare una imagine improntata a quella similitudine.
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 94: Si debbe ancora molto avvertire nello imprimere o i numeri o le lettere con i punzoni d'acciaio, perchè nel batterli poco non rimangono improntate dette lettere o numeri, ec.
Esempio: Soder. Agric. 150: I palchi ancora o soffittati si fanno in varj modi, o con travicelli piccoli posti con ordine fra le travi con una debita distanza l'uno dall'altro, da riempirsi quello spazio o di lavor cotto ordinario, o di tavole, o veramente intramezzati di quadroni sopra i travicelli posti per ordine, che vi sia dentro improntato o un rosone colorato o altro lavoro di mezzo rilievo pur dipinto.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 509: Ma chi non intende avvenire in ciò come nelle figure lavorate dal cuoco, le quali non hanno grand'eccellenza dalla forma, e nondimeno s'apprezzano perchè sono improntate in zucchero, in pasta dolce o in dilicata gelatina?
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 25: Quelli mirano sè, come pecore coperte di lana d'oro, e 'l letterato come appresso gli antichi un gran Dio, scolpito in una pietra vile o improntato in creta, non però punto meno onorevole che se fosse fuso d'oro e impastato di perle.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Tagl. Lett. scient. 109: Troppo in molte operazioni della natura è sopraffino il lavoro, e tanto più maraviglioso si rende, quanto è improntato negli organici piccoli corpi, in cui ec.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 142: Se in apprender, dico, il sentimento de' corpi, l'animo non di passione improntato, ma per sua forza giudica la passione al corpo soggetta; quanto maggiormente, ec.
Esempio: Esop. Fav. S. 68: La ferita di tale lato, e il duolo ch'io sostenni, non leggiermente nel cuore m'è improntato.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 68: Pillia la virtù in lui improntata, come s'impronta l'imagine sculta nel suggello, nella cera.
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 3, 277: Fu sua propria disposizione lo invaghirsi delle virtù, e sì fattamente in esse tuttavia si compiacque, che non solamente amò di vederle in se medesimo improntate, ma in chiunque conobbe ec.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 50: Non più morta si considerava la Regina, ma vivere ancora si reputava nelle sue eccelse virtudi, le quali tutte impresse ed improntate si raffigurano a un tratto nel grand'animo del regnante Luigi XIV.
Definiz: § IV. E per Segnato con impronta, orma, e simile; Sopra cui è impressa la figura, l'orma, di checchessia. –
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 571: Poichè alle vacche inver l'erboso prato Contrarj passi improntata mostrava La negra polve.
Definiz: § V. Trovasi poeticam. per Coperto e quasi contrassegnato o fregiato di checchessia, come di sua propria impronta. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 251: Vien'a passar di monti; E' son di neve impronti; Piglia sì le giornate, Che ec.