Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MOCCICHINO
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MOCCICHINO.
Definiz: Sost. masc. Fazzoletto o Pezzuola da soffiarsi il naso: ma è parola che nel civile conversare ci asteniamo dall'usarla. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 32: Ed oltre a ciò, era quella che meglio sapeva sonare il cembalo,... e menare la ridda ed il ballonchio, quando bisogno faceva, che vicina, che ella avesse, con bel moccichino e gentile in mano.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 141: Il guanto è poi di sè tanto cortese Ch'al naso serve ancor per moccichino. S'umor distilla ec.
Esempio: Pulc. L. Bec. 20: Tu vuoi sempre di dietro e' gaveggini, E non daresti loro un berlingozzo. Quest'altre danno insino a' moccichini, Almanco come al can mi dessi un tozzo, ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 295: Non si vuole anco, soffiato che tu ti sarai il naso, aprire il moccichino e guatarvi entro.
Esempio: Tass. Lett. 2, 461: Era senza drappi e senza moccichini e senza cuffie, de le quali il signor Licino mi ha fatto donare da una gentildonna di questa città, tante che bastano.
Esempio: Not. Malm. 2, 617: Pezzuola. Fazzoletto o Moccichino; ed è quel Pezzo di pannolino, che si porta appresso di sè, per uso di nettarsi il naso.
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 312: Una gran tasca di zendado vermiglio, ove ella potrà riporre gli occhiali, il moccichino, le ciambellette, e simili masseriziuole.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 384: Tratto fuori delle tasche un bel moccichino di seta, ec.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 5, 430: E quali storte dieno. E quai limbicchi, le più fine essenze O di fiori o di droghe, onde si spruzzi Le mani, il naso, il moccichin, le tempie?
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 383: Un'alunna del gineceo torinese lasciò un giorno cadere il moccichino, e si chinò a prenderlo.