Lessicografia della Crusca in rete

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CIBREO.
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CIBREO.
Definiz: Sost. masc. Specie di pietanza in guazzetto, fatta d'interiora e di creste di pollo, e di uova frullate.
Probabilmente è corruzione del lat. gigeria, Intestini dei polli. –
Esempio: Grazz. Comm. 248: S'intende fare, delle curatelle, de' colli, cibrei e guazzetti.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 28: Ch'hanno che far gl'intingoli e i cibrei? Tutte son cianfrusaglie a petto a questa (la minestra).
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 22: Questi [Vitellio] fece ad un suo banchetto un gran piatto di cibreo, e vi spese venticinquemila scudi.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 5, 5: Or l'uno or l'altro piglia De' soavi cibrei.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 71: Le medicine Son giulebbi, brodetto, pangrattato, Ovina a bere, cibrei, gelatine.
Definiz: § I. Per similit., e in modo basso, vale Mescuglio di diverse cose; Intruglio.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 120: Mi compose di chiacchiere un cibreo.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Imbroglio, Confusione; ma è poco usato. –
Esempio: Fag. Rim. 4, 97: Qui vuol esser l'impiccio ed il cibreo.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 333: Costui domanda della mia figliuola morta? Che cosa è questa ora? L. Che vuoi? T. E la morta risponde: o qui c'è il cibreo!