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1) Dizion. 5° Ed. .
ALOE, ed anco ALOÈ
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ALOE, ed anco ALOÈ.
Definiz: Sost. masc. Pianta di foglie grosse e carnose, il cui sugo amarissimo è medicinale.
Dal grec. ἀλόη, lat. aloe. −
Esempio: Soder. Cult. Ort. 289: Nei luoghi marittimi della Spagna ne fa una sorta, che ha la foglia grossa e umorosa, come l'aloe epatico.
Definiz: § I. E pel Sugo della pianta stessa. −
Esempio: Bocc. Decam. 7, 111: Le quali [galle] egli fece confettare in un aloè patico fresco.
Esempio: Poliz. Rim. 2, 26: Non intingo in tua scodella, Che v'è dentro l'aloè.
Esempio: Savonar. Pred. 9: Domandano questi medici, se uno mangiasse tutta via aloe o reubarbaro,.... dandogli questa medicina, se lo aloe gli gioverebbe, o se el reubarbaro gli evacuerebbe la collera.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 74: Se tu avessi finito un'opera con esso verde semplice, e poi sottilmente la velassi con esso aloe, risoluto in acqua, allora ec.
Esempio: Ricett. fior. 15: L'aloè è il sugo di una pianta così detta, la quale è in Italia per tutto.
Definiz: § II. Figuratam. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 114: O poco mel, molto aloe con fele!
Esempio: Cas. Pros. 2, 65: Ma egli non è questa la cagione di ciò; anzi è l'agrume e l'aloè della loro rustica natura.
Esempio: Tass. Lett. 1, 91: Sputerei fele ed aloè.
Esempio: Menz. Sat. 47: Ben questo è il frutto d'aloè consparso, Che a' miseri nipoti or si dispensa.