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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPUDENZA.
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Dizion. 5 ° Ed.
IMPUDENZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Impudente. L'essere impudente.
Dal lat. impudentia. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 176: Però quando ella (la donna) viene a danzar o far musica di che sorte si sia, deve indurvisi con lasciarsene alquanto pregare, e con una certa timidità, che mostri quella nobile vergogna che è contraria della impudenza.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 205: S'io potessi, senza infinito vituperio degli uomini, dire come molti d'essi siano immersi nella impudenza,... contaminerei queste sante orecchie che m'ascoltano.
Esempio: Car. Apol. 188: Dovereste pur vedere almeno come la intendono gli altri, e con quanta abominazione è stata da tutti ricevuta questa importunità, questa impudenza, e questa insolenza vostra.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 315: S'intende che la impudenza del Castelvetro sia tale, ch'egli stesso ve ne solleciti.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 213: Ora, se l'impudenza è cosa malvagia,... non perciò viene ad esser cosa virtuosa che ec.
Esempio: Fosc. Poes. 84: Tacito io penso se lasciarti io deggio, Te di fraudi vestito e d'impudenza, Al vituperio a cui tu vivi; ec.
Esempio: Mont. Poes. App. 104: Ma poichè tu qui vuoi con impudenza Sopra un Inglese aver la preferenza, Voglio insegnarti, pazzo scimunito, Il tuo dover.