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Dizion. 5° Ed. .
CEREBRO
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CEREBRO. Definiz: | Sost. masc. Lo stesso che Cervello; ma meno comune. |
Dal lat. cerebrum. – Esempio: | Dant. Inf. 28: Perch'io partii così giunte persone, Partito porto il mio cerebro, lasso! Dal suo principio, ch'è 'n questo troncone. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 71: Estimando essere ottima cosa il cerebro con cotali odori confortare. |
Esempio: | Cic. Tusc. 7: Altri dissono, che la sedia e luogo dell'animo è nel core; altri, nel cerebro. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. R. 13: Della mente, che è di noi la porzione superiore, abitatrice della testa e del cerebro. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 342: Vediamo un poco se potessimo però sgombrare dal cerebro di questi ebrii tali fumosità (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Menz. Sat. 2: Intanto ad Erculan vanno le vampe Della crapula al cerebro, che bolle, E 'l poeta digiun bada alle stampe. | Esempio: | Pap. Cons. med. 1, 61: I nervi, i quali tutti altro non sono che porzioni del cerebro stesso, e delle sue meningi prodotte e allungate. |
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