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MIETERE
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MIETERE.
Definiz: Att. Recidere, Segare, con la falce, o con altro strumento; riferito a biade, e più particolarmente a grano, e talora anche a erba; e usasi altresì assolutam.
Dal lat. metere. -
Esempio: Cresc. Agric. volg. 118: Il modo usato di mietere è manifesto; ma la più parte piana di Gallia usa questa brevità a mieterlo (il frumento); e in vece delle fatiche degli uomini, l'opera d'un bue compie tutta quanta la mietitura.
Esempio: Pallad. Agric. 178: Sei volte l'anno la mieti (l'erba medica), e per dieci anni dura senza più seminare.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 106: Padre, dimmi, che farò io ora che vado a mietere?
Esempio: Volg. Pist. Vang. 2, 23: Guardate agli uccelli del cielo, i quali non seminano, e non mietono, e non raunano nel granaio.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 119: Essendo il tempo di mietere, i terrazzani, attenti a fare le loro ricolte, erano usciti del castello sanza alcuno riservo.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 180: Son di mieter più modi: altri hanno in uso (Come i nostri Toscan) dentata falce, Che ec.
Esempio: Soder. Op. 2, 193: Si raccoglino (i lupini) di giugno o di luglio; e deesi mietergli quando sia piovuto.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 43: Del mese di luglio si miete il grano a distesa.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 26: Si miete poi (il grano nero di Tarlarla) alla forma stessa con cui si miete il formento.
Definiz: § I. In locuz. figur.-
Esempio: Dant. Purg. 14: Di mia semenza cotal paglia mieto.
Esempio: Petr. Rim. 1, 221: L'esca fu 'l seme ch'egli sparge e miete.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 276: Ma perchè 'l mio terren più non s'ingiunca Dell'umor di quel sasso, altro pianeta Conven ch'i' segua, e del mio campo mieta Lappole e stecchi con la falce adunca.
Esempio: Ar. Rim. 1, 233: E duro frutto Della partita e del ritorno mieto.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 174: Chi semina sospir, lacrime e doglie,... Però pianto e dolor ne miete e coglie.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 274: Convenne.... che i beni co' mali spesse volte si me scolassero..., e che per mieter giubilo, convenisse alcuna volta seminar pianto.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 17: Onde maturi frutti e dolci miete Fiorenza bella, non pur fronde e fiori.
Esempio: Martin. T. V. 11, 253: Quei che seminano tra le lacrime, mieteranno con giubbilo.
Definiz: § II. E figuratam. -
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: La quale si può dire che sia mietuta, ovvero tagliata, da' perversi predicatori.
Esempio: Petr. Rim. 1, 314: Vera Donna ed a cui di nulla cale Se non d'onor che sovr'ogni altra mieti.
Esempio: Machiav. Rim. 403: Perchè da quelle (divozioni) inver par che si mieta Unione e buon ordine, e da quello Buona fortuna poi dipende e lieta.
Esempio: Bern. Orl. 4, 50: Dà col brando agli Arabi la mancia, Par che gli mieta, come fa il villano La saggina o 'l panico o 'l miglio o 'l grano.
Esempio: Bemb. Rim. 74: Forza è talor, ch'io scriva Com'ogni mio penser indi si miete.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 53: Nè senza assai penar gloria si miete.
Esempio: Segner. Mann. ag. 21, 3: Mieterai pur troppo a suo tempo compitissimamente quel mal ch'hai fatto.
Definiz: § III. Figuratam. e poeticam., vale Uccidere con furore e in gran quantità, Fare strage. -
Esempio: Tass. Gerus. 9, 67: Rota il ferro crudel, ove è più stretto E più calcato insieme il popol franco, Miete i vili e i potenti.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 609: Quanti Colla spada ne miete il valoroso, Tanti n'afferra dopo lui d'un piede Lo scaltro Ulisse, e fuor di via li tira.
Definiz: § IV. Pure poeticam., detto di terreno, vale Porgere, Somministrare, a mietere, cioè Produrre. -
Esempio: Tass. Gerus. 1, 78: Può far che tutto il campo abbonde De' necessarj arnesi, e che le biade Ogn'isola de' Greci a lui sol mieta, E Scio pietrosa gli vendemmi, e Creta.
Definiz: § V. Detto di ape, e riferito a fiore, vale Suggere per farne miele. -
Esempio: Salvin. Georg. 4, 212: Purpurei fiori mietono (le api), e leggiere Libano il fiore delle acque correnti.
Definiz: § VI. Trovasi riferito a miele, per Raccoglierlo, levandolo dai favi. -
Esempio: Cresc. Agric. volg. 498: Quando s'ode il mormorio grande e roco, conosciamo non essere sufficienti (le sedie de' favi) a mietere le graticole de' fiali.