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FLUSSIONE.
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FLUSSIONE.
Definiz: Sost. femm. Affluenza, Concorso, d'umori a una parte del corpo, e specialmente al capo e al petto, derivante da infiammazione.
Dal lat. fluxio. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Ferma la flussione, che dal capo cala a' denti.
Esempio: E Benciv. Cur. malatt. volg. appr.: Di qui avvengono le flussioni catarrali.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 182: Essendomi da circa sei mesi in qua caduta una flussione negli occhi, che mi toglieva l'uso del telescopio, la qual flussione, sono adesso più di due mesi, che andò a terminare in una total cecità.
Esempio: E Galil. Comm. ep. resp. 3, 133: In questo verno sono stato travagliatissimo dalla podagra, e ridotto a segno tale, che la flussione è quasi fatta continua ne' piedi.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Onde in più grave età prova gli affanni E de' catarri e delle flussïoni.
Esempio: Baldin. Vil. Bern. 62: Non avendo egli nella malattia, a cagione della flussione del capo, potuto parlare se non balbettando.
Esempio: Red. Cons. 1, 122: Ha patito a' tempi addietro flussioni salsuginose alle spalle, agli occhi, alle fauci.
Esempio: E Red. Cons. 1, 143: Sempre nuova flussione si farà all'occhio; e se si farà nuova flussione, l'umore aqueo resterà sempre più turbato.
Esempio: Viv. Lett. M. 16: L'accidente di quella flussione le aveva tolto il potere scrivere.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 9, 62: Per tanto udir la vaga cantatrice Mi venne una flussion così molesta, Che mi schiantava infin dalla radice I denti, e fea doler sempre la testa.
Esempio: Targ. Vit. Michel. 318: Egli aveva la faccia più rubiconda del solito, ed a riserva della flussione di testa e d'un poca di tosse, pareva sano.
Definiz: § I. E per Uscita di materie liquide da qualche parte del corpo, per causa di malattia. –
Esempio: Red. Lett. 2, 44: Una continua flussione di saliva, che le scaturisce dalla bocca, come l'acqua dalle fonti.
Definiz: § II. Term. di Matematica. Si usò a significare propriamente La velocità di un punto che genera o descrive una linea, ma altresì valeva Quantità infinitesima, o Differenziale. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 433: Si chiama differenza o flussione di una quantità variabile quella porzione infinitesima, cioè tanto piccola, che ad essa variabile abbia proporzione minore di qualunque data.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 438: In quella guisa che le differenze prime non ànno proporzione assegnabile alle quantità finite, così le differenze seconde, o flussioni del secondo ordine, non ànno proporzione assegnabile alle differenze prime, e sono di esse infinitamente minori.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 758: Il differenziale, o sia la flussione dell'arco, espressa per mezzo del seno, si trova essere ec.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 964: O pure, se tornasse più comodo, si ponga la prima flussione della variabile che manca dall'equazione, eguale ad una nuova indeterminata moltiplicata nella prima flussione dell'altra.
Definiz: § III. Onde Calcolo diretto e inverso delle Flussioni, o Metodo, diretto e inverso delle Flussioni, si disse il Calcolo differenziale e integrale. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 431: L'analisi delle quantità infinitamente piccole, che in altro modo calcolo differenziale, o calcolo delle flussioni, suole chiamarsi, è quella che versa intorno alle differenze delle quantità variabili, di qualunque ordine sieno esse differenze.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 2, 613: Il calcolo integrale, che suole dirsi ancora calcolo sommatorio, è un metodo di ridurre una quantità differenziale a quella quantità di cui essa è la differenza; onde le operazioni del calcolo integrale sono opposte a quelle del differenziale, e però si chiama ancora metodo inverso delle flussioni, o sia delle differenze.