Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
VAGABONDO, e VAGABUNDO
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VAGABONDO, e VAGABUNDO.
Definiz: Add. Che vagabonda. Lat. vagus, oberrans. Gr. πλάνος, ἀλώμενος.
Esempio: Dant. Par. 11. E quanto le mie pecore rimote, E vagabonde più da esso vanno, Più tornano all'ovil di latte vote.
Esempio: Bocc. nov. 16. 16. Quasi della fortuna disperato, vagabondo andando, pervenne in Lunigiana.
Esempio: Amet. 37. Per l'aria vagabundi, in voce altiera, faccendola risonare, andavano questi versi cantando.
Esempio: E Amet. 39. Il suo spirito vagabundo per l'aure ec. ne va con colei, che più m'offende.
Esempio: Pass. 135. Non sia ebriaco ec. non crudele, non rattore, non vagabundo.
Esempio: Maestruzz. 1. 64. La moglie è tenuta di seguitare l'uomo, per qualunque cagione si parta, cioè levando tutta la masserizia, e portandola altrove, se già non la volesse dare al peccato ec. ma non è così, se fosse vagabondo.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Vagabondo, e scacciato sarai sopra la terra tutti gli dì della vita tua.