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1) Dizion. 5° Ed. .
INQUIETEZZA.
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Dizion. 5 ° Ed.
INQUIETEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Inquieto. L'essere inquieto, Stato d'inquietudine dell'animo, ed anche del corpo. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 589: La torbidezza de' pensieri e l'audacia precipitosa della natura scemò in gran parte l'opinione che da principio s'avea presa di lui, parendo che la troppa vivacità, il desiderio di cose nuove, lo sprezzo de' pericoli e l'inquietezza dell'animo,... non avessero l'istesso decoro nell'abito ecclesiastico e nella vita spirituale.
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 95: Quindi l'umiliarmi stesso in tale occasione.... vien passato in inquietezza ed in pena.
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 38: Stanco dall'importunità del lavoratore, che del continuo, secondo il costume di tal gente, con nuove odiose se gli faceva vedere, allo stesso Piero, per pubblico strumento, lo renunziò (un podere), asserendo volersi anzi morir di fame, che a tale inquietezza soggettarsi.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 35: Aggiugni l'inquietezza, la bizzarria, la leggerezza, la stravaganza, la brama di novità, che guastano il proprio dell'amicizia, ch'è la costanza.
Esempio: E Salvin. Nicandr. 47: Il corpo noiato è dalle vertigini; E tosto nelle membra languidezza Grave, e sul fianco è l'inquietezza assisa.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 91: Quella inquietezza come di mal essere non è già voglia di mangiare.