Lessicografia della Crusca in rete

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EGLOGA e talora anche ECLOGA.
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EGLOGA e talora anche ECLOGA.
Definiz: Sost. femm. Componimento poetico, per lo più a dialogo e di genere pastorale; e tal nome fu dato in principio a quei componimenti che Virgilio scrisse a imitazione degl'idillj di Teocrito.
Dal lat. ecloga, e questo dal grec. ἐκλογή, che propriamente vale Scelta:
Definiz: e con tal nome si dissero appresso i Latini alcuni brevi componimenti, trascelti da molti altri dello stesso genere dal proprio autore e non ancora mandati in pubblico. ‒
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 260: Oltre a questo, compose il detto Dante due egloghe assai belle, le quali furono intitolate e mandate da lui, per risposta di certi versi mandatigli, a maestro Giovanni del Virgilio.
Esempio: Salvin. Teocr. Pref. 25: Virgilio, quando principiò la sua decima Ecloga, da quelle parole volte alla Ninfa del paese,... mostrò apertamente la sua fatica e lo studio che egli poneva nel volere seguire le siciliane pastorali Muse, altrove da lui nelle sue Ecloghe al maggior uopo invocate.
Esempio: Fag. Rim. 2, 161: E come insieme fosser Tirsi e Clori, Fann'un'egloga in versi altitonanti.
Definiz: § Ed estensivamente per Dramma pastorale. ‒
Esempio: Tass. Lett. 1, 57: Supplica Vostra Signoria a farne dal canto suo quelle provisioni che saran possibili, perchè non si divulghino, nè vadano in mano d'alcuno, com'avvenne de l'egloga.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 95: Io so d'aver molte volte supplicato a sua Altezza che faccia stampare il mio poema, l'egloga mia, un volume di rime ch'io le diedi, ed un altro che diedi poi al conte Ercole.