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DOCCIONE.
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DOCCIONE.
Definiz: Sost. masc. Strumento di terra cotta, fatto a guisa di cannella, ma comunemente corto e grosso, il quale serve a formar condotti, o canali, per mandarvi l'acqua, o le immondizie. È forma accrescitiva di doccio. –
Esempio: Pallad. Agric. 26: Abbiano li canali (i canali cioè da pigiarvi l'uva) i loro doccioni là onde il vino esca in vasi, o canaletti, ivi a' piedi deputati a ciò.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 24: Quando l'acqua si vuole per alcun condotto menare, bisogno è che si meni per condotto murato, o per cannoncelli di piombo, o per canali di legno, o per doccioni di terra cotta.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 5 t.: I detti maestri sieno tenuti di mettere uno doccione nel muro che risponde nella citerna. E il Comune sia tenuto di dare loro i doccioni.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 322: Si sollecitino per far venir quelle vettine e 'l resto de' doccioni, da risarcire gli stracci del condotto di sopra.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 381: I doccioni entreranno l'uno ne l'altro, e si commetteranno con calcina viva e con olio.
Esempio: Cellin. Vit. 425: Come che io vidi d'averla benissimo ferma, e che quel modo di incalzarla con 'l metter quei doccioni bene ai sua luoghi, ec.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 313: Debbino essere secondo li modani e misure ordinate.... li doccioni, docce, cannelle d'ogni sorte, ed altri simili lavori.
Esempio: Soder. Agric. 103: Conviene che questi lavori, con tutti gli altri che concernono la citerna, sieno asciuttissimi, e secchi affatto, avanti che vi si cacci dentro l'acqua che si raccoglie dai tetti.... e che entra nelle docce, e poi passa per i doccioni che calano per i muri, perchè ec.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 334: L'acqua ristretta in tubi o doccioni, quanto scende, altrettanto risale.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 108: Noi ci abbiamo questa nostra usanza di queste gorgiere, o doccioni da cesso, che vogliamo dire.
Esempio: E Sacch. Nov. appr.: Che ben possono dire che noi portiamo la gola nel doccione, e 'l braccio nel tegolo.
Definiz: § II. Pure per similit. e in ischerzo, Canale qualunque. –
Esempio: Bard. P. Avinav. 6, 13: Una gran turma di terribil fiere L'hanno morto (il destriero) e sparato in un momento; Tutto in pezzi lo fan l'acute zanne, Che al ventre pe' doccion van delle canne.
Definiz: § III. Altresì in ischerzo, e figuratam., Uomo vano ed ozioso, che perde il suo tempo a cicalare, amoreggiare, e simili; ma non è comune. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 132: Non sarebbe paragone Fuori affatto di ragione Il chiamar questi doccioni Farfalloni; Farfalloni innamorati Delle chiare accese faci De i be' vostri occhi vivaci.
Esempio: E Fag. Rim. 6, 258: Ser noe, non ghi vo' attorno Galismerdi Nè tanti appailtatori e faccendieri, Cecchi sudi, doccioni e tempoperdi.
Definiz: § IV. A doccione, usato a modo di aggiunto, vale Fatto in forma di doccione. –
Esempio: Crusc. Vocab. II: E Manichino, diciamo a Un arnese a doccione, lungo quanto una mezza manica, nel quale si tengon dentro le mani, per ripararle dal freddo.