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1) Dizion. 5° Ed. .
BARATTIERE e BARATTIERO
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BARATTIERE e BARATTIERO.
Definiz: Sost. masc. Colui che traffica i pubblici ufficij, o, come dicesi, ne fa bottega. −
Esempio: Dant. Inf. 21: Ogni uom v'è barattier [in Lucca] fuor che Bonturo; Del no, per li danar, vi si fa ita.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Denar si tolse e lasciolli di piano [i nemici del suo signore], Sì com'ei dice, e negli altri uficj anche Barattier fu non picciol, ma sovrano.
Esempio: Bocc. Lett. 284: Ma comecchè gl'invidiosi all'altrui gloria sì dicano, diremo noi o crederemo Scipione barattiere?
Esempio: Dolcib. Rim. 140: I' son venuto qua al pelatoio, Tra ladri, traditori e barattieri.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Menz. Sat. 2: Perch'io mi son divezzo, e non costumo D'imbalsamar furfanti, e di Parnaso Infame barattier non vendo il fumo.
Definiz: § II. E per Ingannatore, Truffatore. −
Esempio: Bern. Orl. 32, 37: E disse: anch'io, signori, apposto m'ero, E questa profezia sapevo fare, Che quel vecchio malvagio barattiero Più lungamente non potea campare.
Definiz: § III. E per Giuocatore baro su per le bische. −
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 42: Come dui barattieri l'uno consuma l'altro al giuoco, giuocando lungamente.