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BENEDIRE, e talvolta anche BENEDICERE.
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BENEDIRE, e talvolta anche BENEDICERE.
Definiz: Att. Pregar bene da Dio a una persona o a una cosa; il quale atto per lo più si fa alzando la mano e movendola in segno di croce.
Dal lat. benedicere. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Così benedicendomi cantando, Tre volte cinse me, sì com'io tacqui, L'apostolico lume.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 48: Dio mandi in difension de la tua vita L'arcangelo Michel dal sommo polo; E benedillo il semplice eremita.
Esempio: Cas. Pros. 2, 17: Le dette lettere di V. Maestà sono state lette da Sua Beatitudine con molta sua consolazione, e l'ha benedetta con la sua serenissima progenie.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 15: E in fronte alzando ai popoli guerrieri La man sacerdotal, gli benedisse.
Definiz: § I. E per Consacrare alcuna cosa con certe cerimonie prescritte dalla Chiesa. –
Esempio: Vill. G. 692: E a ciò fare e benedicere la prima pietra, fue il vescovo di Firenze.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 54: Puote il prete nel tempo dello 'nterdetto benedicere la scarsella e 'l bordone de' peregrini?
Esempio: Bocc. Decam. 7, 110: Così si possono benedire le galle del gengiovo, come il pane e 'l cacio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 64: Ma ch'abbia in questo mezzo il sacerdote Sul vino, ivi portato a tal effetto, Approprïate orazïon devote, Sempre il liquor benedicendo, detto.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 65: Dov'era un dente di San Gemignano, E papa Onorio l'avea benedetta [la crocetta].
Definiz: § II. Per Magnificare, Esaltare, Dar gloria. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 304: Benedi' e lauda Iddio, anima mia, perciocchè ti corona in misericordia.
Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 43: Mai non cessava di benedicere Dio.
Esempio: Bibb. 1, 123: Benedetto sia Iddio signore, il quale non ha sostenuto nè patito che sie venuto meno.
Definiz: § III. E per Lodare, Commendare, sia persone, sia cose, da cui ci sia venuto alcun beneficio, o che ne richiamino alla mente la ricordanza di cose grate. –
Esempio: Dant. Conv. 393: Benedice anche la nobile anima in quest'età i tempi passati, e bene gli può benedire, perocchè ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 13: I' benedico il loco, e 'l tempo e l'ora, Che sì alto miraron gli occhi miei.
Esempio: Ar. Sat. 1, 207: Fortuna molto mi fu allora amica, Che mi offerse Gregorio da Spoleti, Che ragion vuol ch'io sempre il benedica.
Definiz: § IV. Benedire dicesi scherzevolmente anche per Bagnare, perchè benedicendo alcuna cosa s'usa talora di aspergerla con l'acqua santa. –
Esempio: Adim. A. Son. 268: E con un paiuol d'acqua e un d'aceto Dal cucuzzolo a' piè gli benedisse.
Definiz: § V. Benedire si adopera anche in forma di Neutr. colla preposizione a dopo di sè, ma solo nel significato di Esaltare, Magnificare, Lodare. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 208: Esalterò te, Dio mio, re; e benedicano i secoli al nome tuo nel secolo e in secolo del secolo.
Definiz: § VI. Benedire col manico della granata. –
V. Granata.
Definiz: § VII. Che tu sii, sia, siate benedetto ec., suol dirsi a taluno a significare compiacenza e gratitudine di alcun bene che ci faccia. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 7: Ma benedetta sia la mia fornaia.
Esempio: E Cas. Rim. burl. 1, 8: Che siate un'altra volta benedetta.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Invece di venirmi a ringraziare, Invece che i cantanti mi abbian detto: Per voi siam vivi, siate benedetto.
Definiz: § VIII. Diciamo di cosa che ci sia cara: Iddio la benedica, Il cielo, ec. la benedica; e vale: La prosperi e la protegga.
Definiz: § IX. Il ciel la benedica, o San Pier la benedica, è un modo che vale: Sia come si vuol essere. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 3: S'io dirò male, il ciel la benedica; A chi non piace mi rincari il fitto.
Esempio: Not. Malm. 1, 10: In nostra lingua è molto più comune dire Il ciel la benedica, che l'altra accennata (S. Pier la benedica).
Esempio: Baldov. Lament. 101: E' s'ha a vedere a chi più buon la dica; Se l'andrà male, il ciel la benedica.
Definiz: § X. Andare a farsi benedire, dicesi volgarmente, e per antifrasi, per Andare a male, Guastarsi, o simili.
Definiz: § XI. Mandare alcuno a farsi benedire, vale Augurargli male, Imprecargli; e anche Congedarlo con mal garbo o male parole, come persona molesta.
Definiz: § XII. Per esprimere gran quantità di cose, dicesi familiarmente Tante, quante ne benedice, o ne può benedire, un prete.