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INSINCHÈ e INSINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INSIN CHE e INSINO CHE.
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INSINCHÈ e INSINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INSIN CHE e INSINO CHE.
Definiz: Cong. denotante durata o continuazione di un'azione, di un fatto, di uno stato, fino al tempo che un'altra azione o fatto o stato incominci o succeda. Costruiscesi col verbo nel Modo congiuntivo o indicativo, più spesso preceduto dalla particella Non. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 93: La sampogna canta dolcemente, insinochè I'uccellatore inganna l'uccello.
Esempio: S. Antonin. Lett. 54: La cosa che è ordinata ad alcuno fine, in che consiste sua perfezione, mai non si riposa, insinochè non conseguiti il desiderato fine.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 381: Crescono [i corsi de' fiumi] in magnitudine, quanto essi acquistano di moto, insinchè si convocano al gran mare Oceano, sempre togliendo dall'una delle rive e rendendo alt'altra, insinchè ricercano la larghezza delle loro valli.
Esempio: Capp. Econ. 366: La fossa per viti non equivale a ciò che il podere esige ogni anno di nuove piantate, le quali il padrone ha carico di fare e di mantenere insinchè non sieno in produzione.