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Dizion. 4° Ed. .
SEMINATO
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SEMINATO.
Definiz: | Sust. Luogo, dove è sparso su il seme. Lat. satum. Gr. σπόρος. |
Esempio: | M. V. 10. 101. Dandovi il guasto, arando i seminati con più di cento paia di buoi.
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Esempio: | Tac. Dav. ann. 16. 230. In Terra di lavoro nodi di venti abbatterono ville, e
arbori, e seminati sin presso a Roma. |
Definiz: | §. I. In proverb. Uscir del seminato, fuor del seminato, o simili, vagliono
Impazzare. Lat. delirare. Gr. παραφρονεῖν. |
Esempio: | Morg. 15. 30. Non n'avrebbe però voluti tre, Ch'uscito sare' fuor del seminato.
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Esempio: | Fir. As. 36. Anzi per la stemperata voglia mezzo fuor del seminato ec. me ne
andava ogni cosa circuendo. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 4. 2. Tu dai nel fanatico, E mi rassembri uscito Del seminato.
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Esempio: | Malm. 1. 28. Non così tosto al campo si conduce ec. Ch'ell'esce affatto fuor del
seminato. |
Definiz: | §. II. Cavare del seminato, o Trar del seminato, vale Fare impazzare; e
talora Fare uscir di tema, o del soggetto, che si ha fra mano. Lat. in errorem aliquem
inducere, mentem alicui adimere. Gr. ἐξιστᾶν,
μωραίνειν. |
Esempio: | Lasc. Parent. 2. 3. Tu m'hai quasi cavato del seminato; oh stammi a udire.
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Esempio: | Cecch. Dot. prol. Acciocchè i recitanti tratti Da voi del seminato, non
facessero, Ch'ella paresse ancor più brutta. |
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