Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SEMINATO
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SEMINATO.
Definiz: Sust. Luogo, dove è sparso su il seme. Lat. satum. Gr. σπόρος.
Esempio: M. V. 10. 101. Dandovi il guasto, arando i seminati con più di cento paia di buoi.
Esempio: Tac. Dav. ann. 16. 230. In Terra di lavoro nodi di venti abbatterono ville, e arbori, e seminati sin presso a Roma.
Esempio: Serd. stor. Ind. 13. 538. Abbruciò i seminati, e le ville.
Definiz: §. I. In proverb. Uscir del seminato, fuor del seminato, o simili, vagliono Impazzare. Lat. delirare. Gr. παραφρονεῖν.
Esempio: Morg. 15. 30. Non n'avrebbe però voluti tre, Ch'uscito sare' fuor del seminato.
Esempio: Fir. As. 36. Anzi per la stemperata voglia mezzo fuor del seminato ec. me ne andava ogni cosa circuendo.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 2. Tu dai nel fanatico, E mi rassembri uscito Del seminato.
Esempio: Malm. 1. 28. Non così tosto al campo si conduce ec. Ch'ell'esce affatto fuor del seminato.
Definiz: §. II. Cavare del seminato, o Trar del seminato, vale Fare impazzare; e talora Fare uscir di tema, o del soggetto, che si ha fra mano. Lat. in errorem aliquem inducere, mentem alicui adimere. Gr. ἐξιστᾶν, μωραίνειν.
Esempio: Lasc. Parent. 2. 3. Tu m'hai quasi cavato del seminato; oh stammi a udire.
Esempio: Cecch. Dot. prol. Acciocchè i recitanti tratti Da voi del seminato, non facessero, Ch'ella paresse ancor più brutta.