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1) Dizion. 5° Ed. .
DEDUZIONE.
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DEDUZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del dedurre, o sia del procedere argomentando, dal generale al particolare; a cui contrapponesi l'Induzione: ed altresì L'effetto del dedurre, Proposizione dedotta, Conseguenza, Illazione.
Dal lat. deductio. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 336: E per queste false deduzioni gli uomini s'arrecano a le cose mondane, vili e transitorie.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 356: Siccome voi da questa simplicità raccogliete gran probabilità per la verità di cotal sistema, altri forse per l'opposito ne potrebbe far contrarie deduzioni.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 19: Resterà persuaso che l'importanza di tal deduzione meritava ogni grande ed ogni più considerata condotta d'antecedenti.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 307: Se è vero che di due forze ineguali, la maggiore sempre dee prevalere,... ne seguirebbe per deduzion necessaria che, ec.
Definiz: § I. Deduzione si usa anche per Defalco, Detrazione. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 240: Per questi non entra l'evizione, nè meno la deduzione del prezzo.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 7, 3, 120: Quando la sudetta deduzione dell'ottava parte, non sia in uso nel paese del quale si tratta,... così non vi è ragione la quale proibisca l'assecurazione di tutte le merci.
Definiz: § II. Vale anche Produzione, Allegazione, detto di ragioni, e simili; ed è di uso più che altro forense.
Definiz: § III. Deduzione, detto di colonie, vale L'atto del condurle in alcun luogo affinchè vi prendano stabile dimora. –
Esempio: Vasar. Appar. 224: Il primo de' quali era la deduzione d'una colonia, significata con un toro ec.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 26: Nel primo [ovato] della cortina di verso la cittadella era la deduzione d'una colonia, significata con un toro e una vacca insieme ad un giogo, con l'arator dietro.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 6: Si sa da Livio, che la deduzione della colonia a Pozzuoli fu decretata da Acilio tribuno della plebe l'anno di Roma 557.
Definiz: § IV. Term. della Musica. Progressione ascendente del canto per le note dell'esacordo diatonico di Guido Monaco; ma oggi non dicesi che nel Canto fermo. –
Esempio: Don. Comp. Music. 24: Proferita la prima nota d'un'uscita col tuono o tensione conveniente, così essa come l'altre seguenti, si potrebbono intonare con le solite voci diatoniche delle deduzioni, e segnare con le proprie e naturali lettere della gamma, senza aggiunta d'altri segni accidentali.