Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FRENARE.
Apri Voce completa

pag.497


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FRENARE.
Definiz: Att. Fornire di freno, Mettere il freno, riferito a cavallo o mulo; Infrenare.
Dal lat. frenare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 404: Da che il cavallo sarà perfettamente addottrinato da frenare, il faccia sovente il cavalcator gualoppare, correre, saltare, tuttavolta temperatamente.
Esempio: Poliz. Rim. C. 18: Fatto frenare il corridor superbo, Verso la selva con sua gente eletta Prese il cammino.
Esempio: Alam. L. Gir. 5, 4: Il cortese Giron surge, e con fretta L'arme quanto più può si veste intorno; Frena tosto il caval, sopra si getta. Poi dice: andianne, o mio signore adorno.
Esempio: Car. Eneid. 12, 485: Armasi intanto Il campo tutto: e chi frena i destrieri, Chi 'l carro appresta.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 30: Lo quale udito il Re, corre alla stalla, Frena un cavallo, e vuole all'improvviso Gire incontro al guerrier.
Definiz: § I. Poeticam. per Governare, Reggere col freno, nel senso di Cavalcare o Guidare; riferito anche ad altri animali. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 8: Tal or frenando un gentil corridore Che gloria fu de' ciciliani armenti, Con esso a correr contendea co' venti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 37: E ritrovai presso a Rodonna armato Un che frenava un gran destriero alato.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 34: E frena il dotto auriga al giogo adorno Quattro unicorni a coppia a coppia avvinti.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 125: Uom d'ogni umanità così diverso, Che frena per cavallo un elefante.
Esempio: Pindem. Poes. 33: Poi sorta, e in cocchio d'ebano frenando Sei destrier bruni, ec.
Definiz: § II. E pur poeticam. e figuratam. per Dirigere, Governare, riferito a moltitudine di persone. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 31: Deh! fate un corpo sol dei membri amici; Fate un capo che gli altri indrizzi e frene.
Definiz: § III. E pure per Reggere, Trattenere, Contenere, col freno; detto anche di cose. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 49: Poggia l'augel, nè può Ruggier frenarlo.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 265: La via di mezzo è fallace; la ferocia del destriere sboccato non frenano fili di seta, ma morsi di ferro.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam. per Tener fermo. –
Esempio: Tass. Gerus. 15, 43: Fune non lega qui, nè col tenace Morso le stanche navi ancora frena.
Definiz: § V. E riferito a cosa che si muova con un certo impeto, ovvero al suo corso, vale pure Contenere, Moderare. –
Esempio: Med. L. Op. 2, 8: Così se l'una e l'altra ripa frena Il fiume, lieto il lento corso serva.
Esempio: Varch. Boez. 32: Rio, che di pioggia o vena Scende da i monti, spesso Da duro incontro appresso, Che d'alta rupe cadde, il corso frena.
Definiz: § VI. Frenare, riferito a persona, città, popolo, e simili, vale figuratam. Contenerne i moti impetuosi, Raffrenarlo; e altresì Tenerlo in soggezione: detto anche di agenti morali. –
Esempio: Machiav. Disc. 20: Mancati i Tarquinj, che con la paura di loro tenevano la nobiltà a freno, convenne pensare, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 74: Non bastano a frenare il vulgo folle Que' pochi, a cui la mente il vero alluma.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 335: Mostrava.... di credere che questa venuta fosse con più alto fine che la debellazione de' Geusi, a frenare i quali bastavano di vantaggio l'armi del Duca d'Alva.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: Scelto a frenar Bologna, Ben lungamente del tiranno insano Le colpe udii.
Esempio: E Niccol. Strozz.5, 1: Ed io con poche Tristi milizie ho una città frenata, Ch'era pronta al tumulto.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 12: So che l'uom vive in pochi; il resto è gregge: Vinegia è là dove patrizj e plebe Frena il terror.
Definiz: § VII. E riferito ai moti impetuosi dell'animo, vale Rattenere, Reprimere: detto anche di agenti morali. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 277: Ira è breve furor; e chi nol frena, È furor lungo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 82: Rodomonte, che 'l Re, suo signor, mira, Frena l'orgoglio, e torna indietro il passo.
Esempio: Bemb. Rim. 117: E se non fosse che maggior paura Frenò l'ardir, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 20: Quasi confuso il re, quasi conquiso, Frenò lo sdegno, e placò il fier sembiante.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 108: Nè frenando del cor moto improvviso,... Gridò, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 57: Or qui frenar nostro desìo, Ed esser caute molto a noi conviene.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 120: Riverenza e tema N'avria sentito, e le minacce e l'ire Avria frenate.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Io frenar deggio L'impeto dell'etade, ed insegnargli I prudenti terrori.
Esempio: Capp. Lez. 239: La parola esce più spontanea, e quindi più impetuosa e potente, quando essa liberamente segue i moti dell'animo, che non quando l'impeto naturale è frenato per contenerlo nel lento passo della composizione scritta.
Definiz: § VIII. Riferito a licenza, tumulto, vizj, e simili, vale Imporre ad essi forzatamente un termine, Fare che cessino. –
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 226: Per frenar la licenza del volgo che già, prese l'arme, minacciava tumulto.
Esempio: Manz. Poes. 375: Invan pregato, il condottier non volle Frenar questa licenza.
Definiz: § IX. E riferito a lingua, vale Contenersi nel parlare, per modo da non trascorrere oltre il giusto o il conveniente; e per estensione Tacere o Far tacere. –
Esempio: Vill. M. 5, 169: Onde cominciò a frenare la lingua.
Esempio: Red. Lett. 3, 226: Fino a qui ho taciuto, in quanto il mio umilissimo e rispettosissimo ossequio mi ha frenata la lingua.
Definiz: § X. In senso militare, vale Rattenere l'impeto del nemico, Impedirgli di avanzarsi. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 308: Fortificati alcuni luoghi vicini, per meglio frenar quel presidio e le scorrerie che prima faceva, tornò a Brusselles.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 20: Venendo quest'ultimo (Rivaud) a parte della mischia, frenava l'impeto dei vincitori, ed incorando i soldati di Watrin, gli menava di nuovo contro il nemico insultante.
Definiz: § XI. Neutr. pass. frenarsi Contenere il proprio sdegno per non trascorrere in atti o in parole di offesa. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 53: A questo dire Rinaldo si frenò, ch'altrui fu sprone.