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Dizion. 5° Ed. .
LEVEZZA, e talora anche LIEVEZZA.
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LEVEZZA, e talora anche LIEVEZZA. Definiz: | Sost. femm. L'essere lieve, o leggiero, Qualità di lieve; oggi comunemente Leggerezza. – |
Esempio: | Medit. Alb. Cr. 66: Sopra le penne de' venti si levò per sua ismisurata purità e levezza, e salì sopr'a' cieli tostamente. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Collaz. Ab. Isaac volg. 91: Imperciocchè per la grazia di Dio ancora verrà in te quel primo calore, e levezza, e virtù. | Esempio: | E Collaz. Ab. Isaac volg. appr.: E allora l'uomo fortemente si maraviglierà della gravezza di prima, e della levezza e virtude che sarà venuta sopra lui. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., per Poca fermezza nei propositi, Incostanza; e con più grave senso, Poco senno, Vanità, e simili. – | Esempio: | Cic. Opusc. 153: Questi due falli, cioè levezza d'animo ed incostanza, abbattono molti amici. | Esempio: | Dant. Conv. 187: Pensai che da molti di retro da me forse sarei stato ripreso di levezza d'animo, udendo me essere dal primo amore mutato. |
Esempio: | Zibald. Andr. 26: Quando alcuno dice di te villania, pensa per che modo e' lo dice; perocchè se lo dice per lievezza, è poco da curare. |
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