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FREQUENTE.
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FREQUENTE.
Definiz: Add. Che si fa, si opera, si dà, si commette, accade, e simili, spesse volte; Che si rinnuova, si ripete, si reitera, sovente; Spesso.
Dal lat. frequens. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 19: La frequente ed umile orazione vince ogni tentazione.
Esempio: Vill. G. 83: Per le frequenti operazioni de' suoi cittadini, cominciò molto a multiplicare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 23: Quivi surgea nel lito estremo un sasso, Ch'aveano l'onde, col picchiar frequente, Cavo e ridutto a guisa d'arco al basso.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 327: Queste cose tanto recheranno maggior nobiltà, quanto che elle saranno state più frequenti in alcuna famiglia.
Esempio: Segner. Pred. 500: Com'è dunque possibile che si vegga al mondo un prodigio, per una parte sì strano, per l'altra così frequente?
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 93: De' nemici stimar egli che fosse minore il numero, ma non minore la perdita,... non potendo essi supplire a gl'istessi travagli e rischj di prima, che tra i pochi sarebbono più frequenti a ciascuno.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 13: Io qui non veggo Pene frequenti: di tranquilla vita, D'agi, di pompe, ec.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 18: Languor, silenzio, impallidir frequente, O torbida quïete, o brevi sonni,... Ingannarmi non puoi!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 255: Accade talvolta anche nel male quella cosa troppo frequente nel bene, che i fautori più ardenti divengano un impedimento.
Definiz: § I. E per Che è, Che è posto, Che si trova, di tratto in tratto e a breve distanza; detto, sia di persone, sia di cose. –
Esempio: Segner. Incred. 122: Aveano disposte frequenti sentinelle per ogni via, che con le fiamme di notte e con le fumate di giorno dessero segno degli avvenimenti di maggiore importanza.
Definiz: § II. E poeticam., detto di cosa, per Denso, Fitto, Folto. –
Esempio: Tass. Gerus. 20, 55: Diè più morti che colpi; e pur frequente De' suoi gran colpi la tempesta cade.
Definiz: § III. Vale pure Che è in gran numero, Copioso, Numeroso; detto di qualsivoglia adunanza, o congregamento di persone; ma in tal senso è proprio di nobile scrittura. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 73: Nel principio del quale assedio, essendosi fatto un concilio de' Toscani al Fano di Vulturna molto frequente, poco si conchiuse, ec.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 90 t.: Lucio Sicinio.... trattò la cosa del contado Pontino, essendo già il popolo più frequente.... che non soleva.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 192 t.: Il seguente giorno fu misso Annibale nel Senato, il quale fu molto frequente e pieno.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 59: Poscia non tenta vie furtive e torte, Nè dal frequente popolo s'asconde.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 38: Lo faceva riguardare e distinguere in mezzo anche alle più frequenti e alle più nobili conversazioni.
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 489: I segni della sanità sono, s'elle (le api) son frequenti nello sciame.
Definiz: § V. E detto di luogo, per Abitato da molta gente, Popoloso; e anche in tal senso è proprio di nobile scrittura. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 52: Paese.... Che venne a lungo andar pieno e frequente.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 388: De' quali [magistrati greci] quello che era superiore a tutti.... risedeva a Ravenna, città antichissima, e allora molto ricca e molto frequente per la fertilità del paese.
Definiz: § VI. Pur detto di luogo, e con un compimento denotante persone, e, in modo figurato e poetico, anche cose, vale Abbondante, Copioso, Pieno, di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Questo sicuro e gaudioso regno, Frequente in gente antica ed in novella, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 812: Frequente, cioè abondante, in gente antica ed in novella, cioè di quelli del vecchio Testamento e del nuovo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 125: Con l'introdurvi lo studio pubblico di tutte le scienze, e con molt'altri modi, ed eziandio col fare continuare diligentemente la cura dei fossi, essersi sempre [i Fiorentini] sforzati di farla (la città di Pisa) frequente d'abitatori.
Esempio: Parin. Poes. 122: Già di cocchj frequente il corso splende, E di mille che là volano rote Rimbombano le vie.
Esempio: Leopard. Poes. 68: Presso al rustico pozzo, e nella dolce Di pastori e di lieti ozj frequente Aranitica valle, amor ti punse Della vezzosa Labanide.
Definiz: § VII. Altresì detto di luogo, e poeticam., per Frequentato, Dove concorre, o Per dove passa, molta gente. –
Esempio: Parin. Poes. 174: Spenti animai, ridotti Per le frequenti vie, Degli aliti corrotti Empion l'estivo die.
Definiz: § VIII. Term. dei Medici. Aggiunto di polso frequente, vale In cui le battute si succedono più spesse dell'ordinario, senza perdere però la loro consueta pienezza. –
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 126: Polso grande, duro, frequente, brividi e tremori e freddo, e poi calore e sudori e febbre or efemera, or prolungata o ripetuta in sembianza d'intermittente,... e inappetenza, e nausea, e debolezza ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 214: Fu avvertito che i polsi, i quali prima erano esili, languidi e frequenti, avevano preso un notabile aumento nella loro forza.
Definiz: § IX. In forza di Avverb. Frequentemente, Spesso. –
Esempio: Libr. Sent. 2: La buona fama frequente induce gloria.
Esempio: Parin. Poes. 231: Con soave desio Intorno all'onde Adriache Frequente volerò.
Definiz: § X. Di frequente, posto avverbialm., vale Spesso. –
Esempio: Capp. Longob. 80: La corona longobardica, data più volte per elezione, era di frequente manomessa dalle cupidità dei vassalli.
Esempio: E Capp. Longob. 115: Nè dalle carte ciò si rileva, nè può raccogliersi dalle qualità dei nomi, che di frequente si cambiano.
Definiz: § XI. Esser frequente in alcuna cosa o atto, vale Fare frequentemente, Ripetere spesso, quella data cosa o atto. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 151: Avendo adunque il Cortegiano, nel motteggiare e dir piacevolezze, rispetto al tempo, alle persone, al grado suo, e di non esser in ciò troppo frequente; chè in vero dà fastidio, tutto il giorno.... star sempre su questo, ec.