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IDROPISIA.
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IDROPISIA.
Definiz: Sost. femm. Infermità consistente nell'adunamento, in alcuna cavità del corpo, o nel tessuto cellulare, di una eccessiva copia di siero separato dal sangue.
Dal lat. hydropisis. –
Esempio: Benciv. M. Aldobr. P. 19: Vagliono a malattie fredde,... a idropisie di fredda e umida materia.
Esempio: Dant. Inf. 30: La grave idropisia che si dispaia Le membra con l'umor che mal converte, Che il viso non risponde alla ventraia, Faceva lui tener le labbra aperte, Come l'etico fa, che ec.
Esempio: Red. Cons. 1, 46: Mi pare di poter ragionevolmente conghietturare che il male, il quale travaglia cotesto cavaliere, sia di quegli che chiamiamo idropisia de' polmoni. Egli è però vero che con questo nome sogliamo significare, non una sola, ma molte affezioni, le quali ancorchè arrechino gli stessi ovvero simili sintomi, nondimeno ànno la loro origine da cagioni diverse.
Esempio: E Red. Cons. 1, 47: Dalle suddette ed ancora da più altre cagioni, si sono osservati generarsi que' sintomi, che si sperimentano nel male dell'idropisia de' polmoni.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 192: Credendosi oggigiorno che l'idrope del petto e del ventre inferiore riconosca per sua sorgente la rottura o rodimento de' vasi condottieri dell'acque, soverchia stimasi la paracentesi, mentre non si può con essa levar la polla de' sieri cagionanti l'idropisia.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 38: Se sia una sorta d'idropisia dell'utero.... non voglio per ora cercarlo.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 88: Venendo in tal modo a formare nel detto ventre uno stagno di siero, lo che è il vero e reale costitutivo dell'idropisia.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 256: Le idropisie sono mali consistenti nell'adunamento dell'umore aqueo o sieroso separato dal sangue, e versato e trattenuto fuori de' proprj canali in qualche cavità del corpo, ove tale stravasato umore diventa materia estranea e nociva, e bene spesso suscettibile ancora di venefica corruttela.
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 190: Malattie, che si sogliono dire in certa maniera endemie di Firenze, cioè dipendenti non tanto dagli errori di vitto degli abitanti, quanto dalla natura del clima. Tali sono le apoplessie, le paralisie, l'epilessie,... le idropisie di petto, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Menz. Sat. 116: Mira a dentro, e 'l vedrai fracido mézzo D'avara idropisia, che la ventraia Ne manda al naso abbominevol lezzo.
Definiz: § II. Idropisia, per similit., dicesi una Malattia delle piante, e più specialmente del gelso, consistente in sovrabbondanza di succhi, cagionata per lo più o da umidità del suolo, o da concimi troppo pingui, ovvero troppo copiosi. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 61: Già si sapeva che la malattia più comune de' gelsi è l'idropisia, e che la vita delle piante consiste nella buccia, non nella midolla, pure non si è fin qui praticato questo rimedio (di aprirli) altro che da pochi industriosi coltivatori.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 366: Il gelso va soggetto ad altre malattie, specialmente ad una specie d'idropisia, la quale nasce in lui quando è condannato a vivere in luoghi umidi, o per lo sfrondamento; perchè appunto quando la radice tramandava abbondante alla chioma il succhio, lo sfrondamento priva la pianta degli organi che lo dovrebbero lavorare, e in parte consumare...; e nasce la così detta idropisia del gelso, che obbliga a fargli un foro nel fusto, affinchè gli umori superflui possano sgorgare dal medesimo.