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1) Dizion. 5° Ed. .
INFELICE.
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pag.672


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INFELICE.
Definiz: Add. Non felice, Che si trova in angustie, Misero, Sventurato, e simili; detto di persona, di popolo, e simili.
Lat. infelix. –
Esempio: Dant. Conv. 252: Chi gitta via la sapienzia e la dottrina, è infelice.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 61: Matina e sera l'infelice amante La può veder come s'affligga e piagna.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 68: Allor che si rischiara il mondo oscuro, Spirito errante il vidi ed infelice.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 6: Vivo meno infelice, benchè non sia più sano.
Esempio: Alf. Sallust. 106: Fratello dell'anima mia, benchè un tradimento a te abbia immaturamente troncata la vita, più avventurato che infelice ti reputo.
Esempio: Leopard. Poes. 51: L'obbrobrïosa etate Che il duro cielo a noi prescrisse impara, Sorella mia, che in gravi E luttuosi tempi L'infelice famiglia all'infelice Italia accrescerai.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Men rea divenne, Ma più infelice.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 22: Crudel, perchè infelice, a tutti io bramo Toglier la pace che non ho.
Esempio: Capp. Longob. 89: Forse qualche specie di somiglianza potrebbe recarne quella infelice nazione che abita sulla Vistola, e a cui certa impotenza all'ordinarsi voltò in peggio tutti gli sforzi d'una prodezza magnanima.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 75: Il pallone al braccial dicea con suono Di voce egra e dolente: Quanto infelice io sono! Mi respinge da sè tutta la gente.
Definiz: § II. E figuratam., detto di luogo, soggiorno, mondo, e altresì, condizione, stato, e simili, vale In cui l'uomo vive infelice, angustiato, in dolore, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 21: Or s'io lo scaccio (il core), ed e' non trova in voi Nell'esilio infelice alcun soccorso, Nè sa star sol nè gire ov'altri il chiama; ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 6: Volle solvere i tenaci legami de' beni temporali delle ricchezze di questo infelice mondo.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 59: Nè l'esiglio infelice unqua poteo L'amoroso desio sveller dal core, Nè favilla ammorzar di tanto ardore.
Esempio: Parin. Poes. 261: Quando novelle a chiedere Manda l'inclita Nice Del piè che me costringere Suole al letto infelice, Sento repente l'intimo Petto agitarsi, ec.
Definiz: § III. E per Malaugurato, Sinistro, Infausto, Che ha recato o che recherà sciagura, detto così di atto qualsiasi, come di tempo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 102: Queste parole.... Seguì dicendo tutta quella notte Ch'all'infelice giorno venne appresso.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 54: Non esce il sol giammai, ch'asperso e cinto Di sanguigni vapori entro e d'intorno, Non mostri nella fronte assai distinto Mesto presagio d'infelice giorno.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 17: In Francia, dopo l'infelice spettacolo d'Enrico secondo ferito in giostra e poi morto, nel celebrar le nozze della figliuola co 'l re di Spagna, e della sorella co 'l duca di Savoia, era succeduto alla corona Francesco secondo in età fanciullesca.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 1, 14: Dall'infelice punto che la Bolena il prese (Arrigo) in amore, ed egli, collo stemperatamente infocarsene, giunse a perdere in lei il cuore fino a gli spasimi, e il senno fino alle pazzie, non è agevole a dire se ec.
Definiz: § IV. Pure per Infausto, Sinistro, Che apporta, o Che predice, minaccia, e simili, sventura o disgrazia; detto di checchessia. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 215: Infelice mia stella e duro fato, Chè dalle stelle vien pur vita amara!
Esempio: Car. Eneid. 2, 413: Ciechi e sordi che fummo, i nostri danni Ci procurammo, chè 'l dì stesso addotto E posto in cima a la sacrata ròcca Fu quel mostro infelice.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 132: Il che anticamente era tenuta cosa infelice e di malo augurio.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 51: Gli infelici augurj che presero gli Ateniesi della guerra siracusana, avanti che effetto cattivo ne succedesse, furon bastanti ec.
Definiz: § V. E detto di esito infelice, fine infelice, morte infelice, ed altresì destino infelice, sorte infelice, e simili, vale Tristo, Disgraziato, Lacrimevole, Miserando, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 284: E perciò non d'altra materia domane mi piace che si ragioni, se non di quella che a' miei fatti è più conforme, cioè di coloro li cui amori ebbero infelice fine.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 285: Io conosco quanto possono le forze d'amore, e so che elle non una volta, ma molte, hanno ad infelice morte gli amanti condotti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 72: Poi ch'ella fu di nuovo domandata Chi l'avea tratta a sì infelice sorte, Incominciò ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 326: Malattie cutanee che hanno avuto un esito infelice.
Definiz: § VI. Pur detto di persona, cittadinanza, e simili, vale A cui è incolto, o sta per incogliere, qualche sventura, disgrazia, danno, Malcapitato, Disavventurato; anche per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 68: I corpi umani son le sue vivande, De le persone misere ed incaute Di vïandanti e d'infelici naute.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 16, 87: Satanasso.... Strugge e ruina la città infelice.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 30: O poveri infelici cortigiani, Usciti delle man de i Fiorentini, E dati in preda a Tedeschi e marrani.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 111: Fugge Erminia infelice, e 'l suo destriero Con prontissimo piede il suol calpesta.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 68: Pende dal mio voler ch'altri infelice Perda in prigione eterna il ciel sereno; Altri divenga augello, altri ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 3: Doloroso quel ragno infelice Racconciò la perduta fatica; E di nuovo la rondin nemica A disfar la sua tela tornò.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Bern. Orl. 14, 27: Sì come in molti luoghi vider questi Occhi infelici miei per pena loro.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 26: E scorrer [mirò] lieti i Franchi, e i petti e i volti Spesso calcar de' suoi più noti amici; E con fasto superbo agl'insepolti L'arme spogliare e gli abiti infelici.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 94: Ruotano i vortici, che le tempeste Annunziar sogliono alle infelici Ricchezze rustiche Dei campi aprici.
Definiz: § VIII. Usasi spesso a modo di esclamazione, o in locuzioni esclamative, come Me infelice, Infelice colui, e simili, nelle quali locuzioni ha il senso di Malavventurato, Sventurato, Malcapitato, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 130: Tagliò lo scritto e 'l sasso, e sin al cielo A volo alzar fe' le minute schegge. Infelice quell'antro, ed ogni stelo, In cui Medoro e Angelica si legge!
Esempio: Car. Eneid. 6, 776: Io dentro alla mia camera (infelice!) Mi ritrovai sol quella notte.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 307: Infelice! sventurato! E chi avrebbe immaginato Di sentirsi.... Dar del bue.... Dopo aver speso un orrore Per il titol di dottore?
Definiz: § IX. Detto pur di persona, gente, e simili, e costruito con un compimento indicante qualche sua facoltà, sentimento, e simili, vale Che manca od è privo, Che difetta, di ciò che il compimento determina. –
Esempio: Menz. Poes. 2, 127: Oh, di senno e di cuor turba infelice! Ogni raggio, che a Febo il crin circonda, Aspra fassi per voi folgore ultrice.
Definiz: § X. Usasi spesso a significare Difettoso di corpo, o di qualche suo organo; costruito anche con un compimento, retto dalla particella Di, e indicante l'organo, o la parte del corpo, in cui taluno è difettoso.
Definiz: § XI. E per Disavveduto, Non abile, Non esperto. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 352: Senza confondersi a cercare più lontano per le maremme altre oscure termali, come qualche infelice critico ha fatto.
Definiz: § XII. Vale anche Che non riesce pienamente, e secondo l'intento propostosi, nell'opera sua, Che non riesce a conseguire il fine dei suoi atti; detto più che altro di chi esercita qualche arte o professione, e figuratam. altresì di facoltà dello spirito, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 23: Come suol tornar da la radice Arbor che tronchi e quattro volte e sei; Così la pertinacia mia infelice, Benchè sia tronca dai successi rei, Di germogliar non resta.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 274: Uno finisce troppo le parti a una a una, e poi nel tutto e nell'insieme è infelice.
Definiz: § XIII. Detto di atto, fatto, tentativo, impresa, e simili, vale Che non ha esito favorevole, Che non riesce al fine o all'intento di chi lo compie, Sfavorevole, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 22: E [par che] la gente di Francia mal accorta,... Col conte Armenïàco, la cui scorta L'avea condotta all'infelice impresa, Giaccia per tutta la campagna morta.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 89: Mille Turchi avea qui, che.... furon già delle milizie antiche Di Solimano, e seco ne' deserti Seguir d'Arabia i suo' errori infelici, Nelle fortune avverse ancora amici.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 51: Un solo infelice successo dell'impresa contra i Lacedemoni, da lui (Pericle) consigliata, ne 'l privò di quella grazia del popolo, che tante sue operazioni illustri gli aveano acquistata.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 701: Il Pontefice, avendo sentito gli infelici successi di tutto lo Stato ecclesiastico,... deliberò di calare egli stesso in Italia.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 16: Molte infermità si curano spontaneamente, cioè senza medicatura meglio da se medesime si dileguano dopo un certo determinato tempo, e molte sono di lor natura incurabili, e rendono infelice e vano qualunque esperimento.
Definiz: § XIV. Detto in particolare di amore infelice, vale Non corrisposto, Mal corrisposto, Contrastato, Non appagato, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 19: E de' suoi strani ed infelici amori Gli aspri successi in mille piante incise.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 76: Dunque i' vivrò tra' memorandi esempj Misero mostro d'infelice amore.
Definiz: § XV. Pur detto di effetto infelice, conseguenza infelice, e simili, vale anche Cattivo, Biasimevole, e simili. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 498: Ma senza proposito.... l'ingaggiar liti tutto dì, come pur troppo si vede a' dì nostri, caricarsi d'ingiurie, incivilmente l'un l'altro trattarsi,... ciò è effetto infelice dell'abusata letteratura.
Definiz: § XVI. E detto di checchessia, vuoi materiale, vuoi morale, vale Il cui possesso, uso, e simili, riesce vano, inutile, e, con più grave senso, dannoso. –
Esempio: Car. Eneid. 11, 307: Altri i lor proprj doni, e de gli uccisi Medesmi vi gettar l'aste infelici, E gl'infelici scudi, ond'essi invano S'eran difesi.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 66: Dono infelice (la beltà), io ti rifiuto; e insieme Odio l'esser reina e l'esser viva, E l'esser nata mai.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 123: Qui scese del destriero, e qui depose E l'arco e la faretra e l'armi tutte: Arme infelici (disse) e vergognose, Ch'usciste fuor della battaglia asciutte, Qui vi depongo: e qui sepolte state, Poichè l'ingiurie mie mal vendicate.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 320: Italia Italia, o tu, cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, onde hai Funesta dote d'infiniti guai...; Deh, fossi tu men bella o almen più forte!
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: Europa vide Sull'Isonzo tremar l'armi infelici, Favola allo straniero, itala gioia D'itali vituperj.
Definiz: § XVII. Detto di scrittura, libro, e simili, vale Mal composto, condotto, eseguito. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 167: Io sto a veder che tu legga oramai più il Journal des sçavants, il qual mi par così infelice, che, benchè mi sia mandato ogni settimana, il più delle volte lo rimando senza leggerlo.
Definiz: § XVIII. Detto di suono infelice, voce infelice, e simili, vale Ingrato, Sgraziato, Spiacevole. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 124: Allor dal rauco suono ed infelice Conobbe il popol gonzo Che la bella campana ingannatrice Era di terra cotta, e non di bronzo.
Definiz: § XIX. Detto di casa infelice, albergo infelice, e simili, vale Meschino, Privo, o Mal fornito, di agj o comodità. –
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 4, 49: Quando, fornita una giornata di viaggio in gran patimenti.... giugneva, come assai delle volte gli avvenne, ad un così infelice albergo che altro non vi trovava che lo starsi al coperto,... ne giubilava.
Definiz: § XX. E detto di luogo infelice, sito infelice, e simili, vale Di non favorevole postura, Di non acconcia giacitura. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 198 t.: Potendo darsi il caso, o che il sito sia di sua natura così infelice da non poter dare scolo all'acque stagnanti nel tempo sopra descritto, o che l'estensione ec.
Definiz: § XXI. Detto di pianta, vale Di cattiva qualità o natura. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 186: In quella maniera, che la terra mal coltivata cambia sovente o l'orzo in vena, o il grano in segale, se non ancora in loglio del più infelice.
Definiz: § XXII. In forza di Sost. Colui che è infelice, Persona infelice, misera, sventurata, e simili. –
Esempio: Bocc. Lett. 23: Ma se (la moglie) ad esser buona e pudica e valorosa si ritrova, niuna consolazione credo che esser possa maggiore allo infelice.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 62: Avrà forza di far seco felice Fra tutti i ricchi Duci il suo congiunto, Il qual, com'ella poi lascerà il mondo, Così de l'infelici andrà nel fondo.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 356: La infelice è così vergine Come era innanzi questo sposalizio.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 455: O voi che siete nel mondo padroni, Siate sempre pietosi agl'infelici.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 3: L'arte più bella, in che il Dator Sovrano Dei beni all'uomo è d'imitar concesso, È di porger benefica la mano All'infelice dalla sorte oppresso.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: E non dei mali ignaro, A dar soccorso agli infelici imparo.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 122: S'alcun tra voi Gl'infelici derise, e il sacro letto Violò de' congiunti, e se spergiuro Toccò gli altari, e alla sua patria impose Giogo straniero, e sollevò tiranni, E popoli calcò..., tremi.
Esempio: Manz. Poes. 39: O padre, Tanto non chiede il mio dolor; l'oblio Sol bramo; e il mondo volentier l'accorda Agl'infelici!
Definiz: § XXIII. E figuratam. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 95: Piega più volte l'arboscello, e dritto Ritorna pur; ma il nembo ecco rinforza, E al nuovo e più terribile conflitto, Che ceda alfin quell'infelice è forza. Si rompe al piede, ec.
Definiz: § XXIV. Pure in forza di Sost., vale Colui al quale capita, incoglie, qualche sventura, o a cui è procurato danno, tesa insidia, fatta persecuzione, e simili. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 336: In questo a gl'infelici Un altro sopravvenne assai maggiore E più fiero accidente.
Esempio: Bald. Vers. 119: Lascia, lascia quest'arti a le sirene, Che ne gli alberghi regj e ne le corti Con canto micidiale.... Hanno il velen de' serpi, e gl'infelici Guidan cantando a doloroso fine.
Esempio: Giust. Vers. 109: Ferito a Rimini, Quest'infelice Scappò di carcere.