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Dizion. 5° Ed. .
AVVEZZATO, e per sincope AVVEZZO.
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AVVEZZATO, e per sincope AVVEZZO. Definiz: | Partic. pass. di Avvezzare. – |
Esempio: | Sannazz. Arcad. 26: Ond'egli [il cervo], avvezzato di mangiare alla nostra tavola, si va il giorno a suo diporto vagabondo errando per le selve. |
Definiz: | § I. Avvezzato, e più comunemente Avvezzo, in forza d'Add., vale Assuefatto, Abituato. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 180: Come talora al caldo tempo suole Semplicetta farfalla, al lume avvezza, Volar negli occhi altrui. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 27, 6: Come il cane La lepre e il capriol trovare avvezzo. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 65: Ma il comune pascolo non mi potè nè coll'asino, nè col mio cavallo ritenere, come colui che non era avvezzo a pascer fieno. | Esempio: | Segn. B. Stor. fior. 422: Ottaviano era pur romano, era avvezzo nel viver civile, era instrutto ed ornato di lettere. |
Esempio: | Dat. Vegl. 3, 144: Misero voi, che avvezzo a vivere nelle tenebre, vi credete che le lucciole sieno stelle. |
Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 21: Avvezzo a dar più d'una staffilata, Il bravo prete ci si mette a opra. |
Definiz: | § II. Male avvezzo, vale Male educato, Di maniere e di costumi poco lodevoli. – | Esempio: | Bern. Orl. 24, 19: Parve che fusse gran salvatichezza A quella donna ch'era mal avvezza. | Esempio: | E Bern. Rim. burl. 1, 27: Oh che luogo da monaci è quel Pino, Idest da gente agiate e mal avvezze. | Esempio: | Grazz. Rim. 2, 291: E sol la gioventudin male avvezza Certamente è cagion, s'io non m'inganno, Che il bene e la virtù poco si prezza. |
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