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MAGNITUDINE
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MAGNITUDINE.
Definiz: Sost. femm. Grandezza, in senso però figurato; ma oggi è voce di uso non frequente.
Dal lat. magnitudo magnitudinis. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 72: Guittone..., a i piedi della nobilissima magnitudine di vostra altezza e di vostra degnità, raccomanda sè quanto umilmente intender potete più.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 152: Sapienzia dimanda ad altrui quegli appo 'l quale è magnitudine di scienzia.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Sì ragguardaro Iddio, e videro la magnitudine sua.
Esempio: Leggend. SS. Z. 1, 2: Io sono venuto qui a te, perch'io intendo della tua magnitudine e potenza.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac. volg. 86: Esso per le dette cose vuol fare manifesta la magnitudine della sua virtude.
Definiz: § I. Trovasi anche in senso proprio, per Larghezza, Ampiezza, e simili. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 381: Crescono (i fiumi) in magnitudine quanto essi acquistano di moto, insinchè si convocano al gran mare Oceano.
Definiz: § II. In senso matematico, vale Grandezza o Quantità. –
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 136: Ed appresso è dimostrato dal medesimo Euclide, nella decima sesta proposizione, che se due magnitudini insieme composte saranno proporzionali tra loro, divise, saranno proporzionali.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 263: Appresso le magnitudini all'uno ed all'altro estremo infinitamente ponno accostarsi, ma non toccar mai la meta, laonde ec.
Esempio: E Riccat. I. Op. 2, 446: E cotali sono le curve assintotiche, le magnitudini incommensurabili e trascendenti, i varj ordini degl'infiniti e degl'infinitesimi, ed altre parecchie di simile finissima tempra.
Definiz: § III. E parlandosi di stelle, vale Intensità di splendore, in quanto essa serve a determinarne la dimensione apparente; comunemente Grandezza. –
Esempio: Domen. Plin. 20: E le compose per regola (le stelle) con istromenti trovati da esso, i quali segnavano i luoghi e le magnitudini di ciascuna.