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1) Dizion. 5° Ed. .
CENSORIO
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Dizion. 5 ° Ed.
CENSORIO.
Definiz: Add. Di censore, Appartenente a censore, ne' suoi varj significati. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 63: I principali de' Padri... rimasero offesi da quell'esempio dell'acerbità censoria.
Esempio: Buomm. Pros. var. 216: Quand'io penso d'aver a sentir una mano d'encomj e di maraviglie, ohimè! sento non solo biasimarmela a spada tratta, ma con una tal censoria fastidiosaggine, e con una certa volpina astuzia predicarla di tutte l'altre la più cialdina.
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 1: L'alterezza censoria sdegna di prendere la penna contro a componimenti bassi ed oscuri.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 8: Fate quel che vi detta la vostra censoria asinità.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 39: Mi ci son rimesso dattorno con uno spirito tutto diverso da quel di ieri, perchè tutto veleno censorio, e tutto gara di trovarci che dire qualche cosa di male.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 3, 175: Questi [ordini nuovi] furono principalmente la potestà censoria commessa ad un tribunale di cinque, il cui carico fosse di vegliare acciocchè i cattivi costumi si correggessero, i buoni si conservassero.