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1) Dizion. 5° Ed. .
ASINITÀ.
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ASINITÀ.
Definiz: Sost. femm. Stato e natura d'asino. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 172: Dove io mi ricordo aver portato il maggior pericolo che io portassi mai nell'asinità.
Definiz: § I. Più comunemente si usa in senso figurato, e vale Modo di procedere indiscreto e villano; Asinaggine, Balordaggine, Caparbietà, Durezza di cuore. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 66: Ma per la loro asinità superba Son poi fuggiti più che la mal'erba.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 8: Fate quel che vi detta la vostra censoria asinità.
Esempio: Red. Lett. 2, 232: Ha ella dico trovato mai un asinaccio marchiano, così grande e così grosso, da poterlo paragonare alla mia asinonissima asinità?
Esempio: Adim. L. Sat. 121: Or tanto e più de' nostri re s'ascolta, Che lor mercè spesse fiate avviene Veder l'asinità negli ostri avvolta.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 12: Secolo travagliato dall'arme e dalle fazioni, e pieno d'un'asinità che tutto l'oscurava.
Definiz: § II. E per Atto di asinaggine, balordaggine, durezza di testa o di cuore. –
Esempio: Cellin. Vit. 163: Aggiunse e disse, che [il non voler parlare] l'era un'asinità.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 5: E vuoi poi ch'ella stessa Rivolti in pazzia tua Ogni asinità sua.
Esempio: Borgh. V. Disc. Scriv. 15: E però non accade di voler cercar legge nell'ingiuria, nè discrezione nell'asinità, dipendendo sempre l'ingiuria e la prima offesa dall'arbitrio di un disordinato e scortese cervello.