Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ANGUILLA.
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ANGUILLA.
Definiz: Sost. femm. Pesce apparentemente senza scaglia, di forma simile all'angue, cioè serpente, da cui ha preso il nome; sta volentieri in luoghi motosi.
Dal lat. anguilla. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 69 t.: Anguilla è un pesce, che nasce di limaccio di terra, cioè di mota, e però quando la pigli, quanto più la stringi, più ti fugge.
Esempio: Dant. Inf. 17: E quella tesa [la coda], come anguilla mosse, E colle branche l'aere a sè raccolse.
Esempio: Plut. Vit.: Intorno alla città sono alcuni luoghi bassi, dove l'acqua si stagna, e fannovisi molte anguille.
Esempio: Domen. Plin. 277: Hanno [le murene] la pelle sottilissima, ma l'anguille l'hanno più grossa.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 371: Anguilla, pesce senza scaglia, di forma simile all'angue. Se però si guarda con diligenza sotto quella paniosa e lubrica mucellagine che la spalma, vi sono le sue scaglie, ma minutissime, e appena osservabili.
Esempio: Targ. Alimurg. 203: Salgono contr'acqua le ciecoline o piccole anguille.
Definiz: § I. L'anguilla, come ha preso l'amo, bisogna che vada dove è tirata. Modo proverb., che vale: I donativi fanno forza alla volontà di chi li riceve. –
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 3: I prigion fare i banchetti Alle guardie, non fa per la bottega;.... perch'all'anguilla, come ha preso L'amo, bisogna andar dov'è tirata.
Definiz: § II. Pigliar le anguille alla pania, vale proverbialm. Voler fare cosa che non può riuscire. –
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 6: Il farlo credere alla padrona vuol esser più difficile che pigliare le anguille alla pania.
Definiz: § III. Tener l'anguilla per la coda, vale proverbialm. Avere alle mani impresa difficilissima. –
Esempio: Sacch. Op. div. 200: Similmente Alessandro e Ottaviano Augusto hanno tenuta l'anguilla per la coda.