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1) Dizion. 5° Ed. .
ORRIDEZZA.
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ORRIDEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Orrido. L'essere orrido, Qualità di orrido, L'esser tale da destare orrore. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 4, 288: Ben dovete divisar la cosa, oltre ogni possibile immaginazione, terribile e dolorosa, sapendo Cristo non esagerare.... Or voi udiste orridezza di guaj e di miserie che egli ne conta.
Esempio: Giobert. Bell. 92: L'orridezza e la deformità nelle rappresentazioni scritte o effigiate si connette alle volte coll'oltranaturale.... e si accosta al sublime.
Definiz: § I. E per Bruttezza, Mala conformazione, e simili. –
Esempio: Leopard. Epist. 1, 359: Perdoni l'orridezza dello scrivere, il quale è dopo cena, in tavola, fra molte persone che mi assordano.
Definiz: § II. Figuratam., e secondo proprietà latina, per Inculto abito della persona, Squallore. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 27: Ma gl'ingannati, mirando solamente a quella esterna orridezza che la volontaria povertà nel di fuori dimostra, non giungono mai ad intendere il buono ch'ella dentro nasconde.
Definiz: § III. E per Mancanza di politezza, Ruvidezza, Rozzezza. –
Esempio: Dat. Pref. Pros. fior. 30: Conferma questa orridezza della lingua latina quel che fu detto.... da Rabì Jochanan, il quale, parlando delle prerogative e della natura d'alcune lingue, affermò che la lingua romana era fatta per la guerra e la greca pel canto.
Definiz: § IV. Pure secondo proprietà latina, trovasi per Rigidezza, Asprezza, Austerità. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 187: Ma qui non si dee trattare dello giudicio divino nè della orridezza della ragione, ma della benignità della pace e della concordia (il lat. ha: de iuris rigore).
Definiz: § V. E per Orrore; con attinenza al soprannaturale. –
Esempio: Bentiv. C. Teb. 10, 962: Il grande aspetto Però mutar le piace (alla dea Virtù), e la sembianza Di Manto prende.... Così mutata..., Sparver dagli occhi l'orridezza e il fuoco, Ma il primiero decoro e più soave La Maestà ritien.
Definiz: § VI. Trovasi pure per Orrore.; nella maniera Avere in orridezza. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 179: Avvegnachè giuste ragioni saviamente abbi indotte, per le quali la vendetta, la guerra e la battaglia Sono da essere avute in orridezza, ec. (il lat. ha: quibus vindictam et guerram ac bellum abhorrere videris).