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DISTRIGARE e, più che altro in poesia, DISTRICARE.
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DISTRIGARE e, più che altro in poesia, DISTRICARE.
Definiz: Att. Sciogliere a poco a poco, Ravviare, riferito a cosa intrigata, avviluppata, e simili. Più comunemente Strigare;
donde, col rafforzamento della particella di anteposta, è derivato tal verbo.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 322: Quella critica che sola distriga questioni disparatissime,... non è che un'arte perfettrice di ogni dottrina.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 416: Che avviene? Incontanente cessano le invenzioni: più non si scuoprono verità nuove: le notizie perplesse ed informi non si districano nè ripuliscono: non si compiono le incoate.
Definiz: § II. E per Sgombrare, Rimuovere, riferito a cosa che formi viluppo e impedimento. ‒
Esempio: Menz. Poes. 1, 194: Dunque è ben caro a Giove e caro al Sole, Chi a sormontar quel dirupato sasso A sè d'intorno districò le spine.
Definiz: § III. E per Liberare, Cavar fuori, da ciò che avviluppa, cuopre, impedisce, e simili. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 2: Cercando il lor scampo Su palchi e su trabacche sprofondati Son pel soverchio pondo; onde la briga E la difficultà del distrigargli Da quei viluppi di persone e cose.
Definiz: § IV. Neutr. pass. distrigarsi Sciogliersi, Svilupparsi, Liberarsi, usato più che altro in locuzioni figurate. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 31: Ti son sì tenuto, Che mai dal nodo tuo non mi districo.
Esempio: Car. Eneid. 11, 1190: Ei con le braccia in alto Si scherma, regge il colpo, e da la forza Quanto può con la forza si districa.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 78: Chiama piantar carote il popolaccio Quel che diciam mostrar nero per bianco, Per districarsi di qualunche impaccio.
Esempio: Dav. Rim. 556: Il cor gravato e l'occhio infermo e bruno Posi e fissi nel mondo, e i frutti suoi Cercai tra spine e sterpi, e quindi poi Fuggito ancor non mi districo e spruno.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 57: Io non voglio restare ancora di porgere loro la mano in aiuto a distrigarsi d'un altro forse maggior viluppo, nel quale ritrovandosi esso Ticone strettamente ne chiede aiuto.
Definiz: § V. E figuratam. ‒
Esempio: Lorin. Fortif. 255: Per certo, se vi siate potuto distrigare dalli adulatori,... avete fuggito un spaventoso scoglio.
Definiz: § VI. Pur figuratam. e assolutam., per Trarsi d'intrigo, Aggiustarsi, e simili; comunemente Strigarsi. ‒
Esempio: Capp. Longob. 104: Bastava loro (ai Longobardi) che i sudditi ubbidissero puntualmente alla spada, od al bastone, od alle sentenze armate dei giudici, e lasciavano si districassero al modo solito pei casi civili.