Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INTORBIDARE.
Apri Voce completa

pag.1102


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
INTORBIDARE.
Definiz: Att. Far divenire, Rendere, torbido; riferito a liquidi, e più spesso ad acqua. –
Esempio: Nov. ant. B. 66: Messer Tristano venne alla fontana, ed intorbidò l'acqua.
Esempio: Gell. Circ. 192: Della prudenza de' pesci non vo' io parlare, nè come e' si sappiano governare e difendere da chi vuol pigliargli, chi con lo intorbidar l'acqua con le branche, chi ec.
Esempio: Soder. Agric. 179: Vi si facciano (nei vivaj) alcune cavernette, affinchè il pesce abbia ove nascondersi e refugiare subitamente, e massime in sentirsi intorbidar l'acqua.
Esempio: Michelin. Direz. Fium. 31: L'acque de' fiumi, di loro natura chiare e limpide, vengono intorbidate da quelle minute e finissime particelle terrestri, le quali vengono precipitate da' torrenti che scorrono per le campagne lavorate.
Esempio: Borell. Scritt. Mot. Acq. 45: Il fango delle ripe urtato dall'onde facilmente intorbida l'acqua.
Esempio: Magal. Sagg. not. esp. 236: L'acque distillate in piombo intorbidano tutte l'acque di fiumi, di terme, di fontane e di pozzi.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 76: Dopochè sarà seguito lo scioglimento della terra, e che il vaso sarà stato diguazzato molto ed intorbidato, si osservi bene ec.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 121: Intorbidar quest'acque Mi giova col mio pianto, Piuttosto ch'addolcir l'aria col canto.
Definiz: § II. Riferito ad aria, sereno, luce, e simili, vale Render fosco, oscuro, Offuscare, Oscurare. –
Esempio: Bart. D. Tens. 71: Quando mai intorbidata può (l'aria) rischiarare, se il continuo dibatterla è un continuo intorbidarla?
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 451: E l'aspra Giuno, che or la terra e il mare E il ciel per tema intorbida e scompiglia, Con più sano consiglio, al mio conforme, Procurerà che la romana gente In arme e 'n toga a l'universo imperi.
Definiz: § IV. Pur figuratam., per Alterare, Turbare, riferito a intelletto, mente, cuore, a facoltà o funzione dello spirito, all'animo o a sua disposizione, e simili. –
Esempio: Vill. M. 251: La cosa cominciò a intorbidare gli animi de' cittadini.
Esempio: Savonar. Pred. 20: La libidine.... ha sempre il fuoco dentro, ed intorbida ed obnubila lo intelletto.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 24: Tu mi cominci a intorbidare il cervello.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 77: Il che interpretatosi dal cardinal Pacecco per artificio di tenersi fuori di quella disposizione pericolosa in ambe le parti, e sperando fors'egli d'intorbidarla ove stringesse i presidenti a uscir nell'aperto, gli richiese che ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 296: E così è dell'ira: v'intorbida la ragione, e non lascia conoscervi con chiarezza quello che è più di dovere.
Esempio: Fag. Rim. 4, 274: Col racconto di quel caso funesto M'ha talmente il cervello intorbidato, Che ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 264: Nè Pitagora è da riprendere per avere interdetto il mangiare delle fave, creduto contrario alla tranquillità dei medesimi sogni, ed atto a intorbidarli.
Definiz: § V. E nel medesimo significato, riferito a quiete, felicità, allegrezza, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 49, 63: Costor mi van di nuovo intorbidando Quella quiete ch'io teneva certa.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 41: La retta filosofia tanto imperio può darci sopra gli affetti, che, s'ella non incanta il senso a' dolori nè ci rende stupido l'animo per non sentirli, certo non lascia che egli o si abbandoni come disperato, o s'impazienti come infastidito, o, per molta tempesta che gli muovano le miserie del corpo, perda mai o intorbidi la pace del cuore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 315: Se non che troppo intorbida l'allegrezza della santa Chiesa, e de' buoni che sono in essa, il vedere che a' nostri giorni i persecutori tra noi non mancano propriamente, sono cambiati.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 279: Non contento (il peccato) di avere da principio fatta in cielo una strage sì luttuosa negli angeli, di là discacciati in bando per cagion sua, tenta ancor nuovamente d'intorbidare la felicità di quegli altri che vi rimasero, anzi di tutti parimente gli eletti..., mentre non fa altro mai che impedir la loro allegrezza o diminuirla, ec.
Definiz: § VI. E riferito a condizione di cose o di fatti, ed altresì a disegno, divisamento, o simili, per Difficultare, Disturbare, Impedirne il procedimento, l'esito, la riuscita; ed anche Imbrogliare, Avviluppare. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 165: Sollecita e scrivi spesso, sì che per negligenzia non possa intervenire alcuna cosa abbi a intorbidare questi fatti.
Esempio: Morell. G. Ricord. 92: Messer Antonio.... doveva ire a Lucca podestà; e perchè noi gl'intorbidamo la gita sua, sdegnò ec. Ambr. Cofan. 2, 5: Che e' mi par sempre, che qualcun c'intorbidi Questo nostro disegno.
Esempio: Cellin. Vit. 205: Sì per aver veduto che il Papa non mi aveva in quel concetto di prima (chè per via delle male lingue m'era stato intorbidato la mia gran servitù), ec.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 45: Che.... potessero parlare molti ambigui, di maniera che si confondesse il giudizio di quella consulta; e così, licenziandola per quel giorno, intorbidare la causa in modo che, innanzi si risolvesse altro, si venisse alla creazione della nuova Signoria per il settembre.
Esempio: Fag. Comm. 2, 257: Ci mancava costui a intorbidare ogni cosa!
Esempio: E Fag. Comm.3, 331: Questi s'accordan da loro, e non vien nulla in cassetta; metteteci un po' delle difficoltà. Arr. E come? se queste son cose chiare. Ans. Intorbidatele.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 299: È necessario di fare un po' d'accordellato, perchè tu sia mia moglie, che questo vecchio, al quale dianzi ti chiesi, me l'intorbida. L. Intorbidi quanto vuole, e noi penseremo a chiarirlo.
Definiz: § VII. E riferito ad ordine d'idee, dottrina, e simili, per Rendere men chiaro, men certo, Invalidare, e simili. –
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 317: Ma di quella famosa radice americana che colà chiamasi ipecacuanha, che, come ieri si ragionava, avevano qualche dubbiezza che potesse intorbidare la dottrina de' flussi disenterici, perocchè ella indistintamente gli vince, ec.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. intorbidarsi, usato anche in forma di Neutr. Divenir torbido, Farsi torbido; detto di liquidi, e specialmente di acqua. –
Esempio: Nov. ant. B. 44: Mise le mani nell'acqua. E l'acqua si intorbidò.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 395: Devesi per le piogge, o veramente avendo comodità d'altr'acqua, fare passare canali, o bocche di fiumi, per li luoghi e terreni d'onde passino, con gran corso in modo, che s'abbino a intorbidare dalla terra che levano, ed adattare in modo, che ec.
Esempio: Galil. Op. IV, 129: La polvere.... di terra, e l'oro battuto, non si sostiene altramente in aria, ma discende al basso, e solamente vi va vagando quando venti gagliardi la sollevano o altra agitazione di aria la commuove: il che anche avviene nella commozione dell'acqua, per la quale si solleva la sua deposizione dal fondo, e s'intorbida.
Esempio: Red. Esp. nat. 26: Chi volesse diligentemente far cotal prova, se userà molte e diverse acque stillate in campane differenti, ne troverà alcune, per infusione delle quali l'acqua del condotto di Pisa non intorbida mai, e ne troverà altre che subito fanno intorbidarla.
Esempio: E Red. Esp. nat. 29: Vi sono tali erbe, che stillate in vasi di vetro a rena fanno stravaganze grandissime; imperocchè o non inalbano mai, o se pure inalbano, saranno solamente quelle, che nel principio dell'opera stillano nel recipiente, ma non già l'ultime, le quali son di tal natura, che non solamente non intorbidano, ma ec.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 23: Credevano che quella rena, o sabbia, fosse di mare, il quale è di là lontano dieci miglia in circa, mentre, quando spiravano gli scilocchi, e quello s'infuriava, anche il rivo dell'antro rigonfiava e intorbidavasi.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 57: Quando io l'ebbi (l'olio di faggiuole) era chiarissimo e di buon sapore,... ma presto irrancidì ed intorbidò.
Definiz: § IX. Pure per Farsi torbido, oscuro, nuvoloso; detto di aria, tempo, stagione, e simili. –
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 57: L'aprile comparve dolce e sereno, e se qualche volta intorbidossi, fu per nebbia, che l'aria ingombrò di folte nubi.
Definiz: § X. Figuratam. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 59: Nel parlare a' capitani, m'ho visto intorbidare quella speranza di far calar questi villani con la paura de la morte de' prigioni, però che ec.
Definiz: § XI. Pur figuratam., dicesi di cose, affari, negozj, per Farsi difficile o pericoloso; Imbrogliarsi, Intrigarsi. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 40: E dipoi sendo intorbidate le cose di Italia per la impresa fece papa Paolo e i Viniziani contro a Ruberto Malatesti signore di Arimino, e preparandosi il re Ferrando ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 365: Facilmente il duca Orazio potrebbe aver bisogno di V. S. quando le cose s'intorbidassero, come par che si dubiti. E quando bene andassero quiete, ec.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 1064: I Fiorentini, vedute le cose di Lucca non solo intorbidarsi, ma esser molestati i loro terreni, scrissero alli ambasciadori ec.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 66: S'intorbida 'l negozio.... Per certo Facciamo a non c'intendere.
Definiz: § XII. E altresì figuratam., detto di persone o moltitudine, per Divenir torbido, cioè disposto ad agitazioni, tumulti, novità, e simili. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 218: Diè podestà ad uomini stati consoli di tenere in freno i servi, e que' cittadini che intorbidano, se non veggono alzata la maza (il lat. ha: quod civium audacia turbidum, nisi vim metuat).
Definiz: § XIII. Intorbidar l'acqua chiara, vale proverbialm. Confondere le cose evidenti e piane, Trovar difficoltà dove non sono. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 215 t.: Tutto alla fine è una baia, ed un volere, per mostrarsi bene accorto, intorbidare l'acqua chiara senza bisogno.