Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MANTILE
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MANTILE.
Definiz: Sost. masc. Tovaglia grossa dozzinale; od anche Tovagliolo: ma non è oggi d'uso comune.
Dal lat. mantile. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 46: Battea, e venìa i belli mantili bianchi e le tovaglie.
Esempio: Quad. Cont.: Disse che volea, per pagarlo per tessitura di mantili, o altro panno.
Esempio: Bocc. Lett. 47: Arei io voluto.... una tavola coperta di netti e onesti mantili.
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 97: E provedi in casa di camicie, di tovaglie, di mantili, di lenzuola, e d'altre cose pertinenti a te.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 318: E spolverato con tre soffi il banco, Con lestezza vi getta su un mantile, Sbattutol prima ripiegato al fianco.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 454: L'allegoria del suo poema (del Malmantile di Lorenzo Lippi) fu, che mal mantile vuol significare in nostra lingua toscana una cattiva tovaglia da tavola; e che chi la sua vita mena fra l'allegria de' conviti, per lo più si riduce a morire fra gli stenti.
Definiz: § Per similit. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 213: Quando il frate vede come l'ha tenute, trae fuori uno mantile di seta, e dice: Buccio mio, sono queste cose d'averle tenute in tal maniera?... E prese le dette reliquie, e mettendole nel mantile della seta, cominciò ec.