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1) Dizion. 5° Ed. .
ESULE.
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ESULE.
Definiz: Sost. di gen. com. Chi va o è in esilio; Profugo, o Bandito, dalla patria.
Dal lat. exsul. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Coloro che sono esuli dalle loro patrie, desiderano di tornarvi.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 114: Benchè esule, e spogliato della patria e del Regno mio, mi reputerò non al tutto infelice se in voi resterà memoria di queste cose.
Esempio: E Guicc. Stor. 3, 201: Galeazzo Visconte, il quale essendo esule e in contumacia del Re, ottenne da lui per questo la restituzione alla patria ec.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 10: Avea sol duoi figliuoli; un maschio Che son io, che già sono stato esule Gran tempo qui e qua; ed una femmina.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 90: Esule volontario, ma con al doppio più gloria del suo nome, essendo esule in Linterno, che non se fosse consolo in Roma.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 3, 116: Della sua casa era spezial proprietà la magnificenza, e l'essere asilo e porto agli esuli ed agli oppressi.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 116: Ma una barbara,... Un'esule antepormi!
Esempio: Alf. Trag. 1, 100: Il rivedrai, non quale Di Tebe uscia: ramingo, esule, solo ec.
Esempio: Fosc. Poes. 10: Or volge Omai 'l quint'anno ch'esule m'aggiro Per le greche contrade.
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 39: L'esule a rientrar nella dolente Città non fe' dimora.
Esempio: Giust. Vers. 110: A Londra è un esule, A Roma è prete.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 125: Esule dal Piemonte nel 1833, mi condussi in Francia.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: Esuli illustri che fuggian frementi E la patria e il tiranno.
Definiz: § I. Per similit. e altresì figuratam. ‒
Esempio: Segner. Incred. 165: Mercurio si dilunga.... poco dal sole.... Marte poi è così strano ne' suoi viaggi, che fu creduto dagli antichi talora quasi esule dalla patria, cioè dal suo cielo.
Esempio: Leopard. Poes. 39: Il cener freddo e l'ossa nude Giaccian esuli ancora Dopo il funereo di sott'altro suolo.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 45: La libertade, esule antica Dall'aer dolce dell'adriache rive.
Definiz: § II. Pure per similit. e poeticam. detto di Chi si ritira in luogo appartato e solitario, e lontano dalla città. ‒
Esempio: Parin. Poes. 166: Colli beati e placidi,... Dal bel rapirmi sento Che natura vi diè, Ed esule contento A voi rivolgo il piè.
Esempio: Pindem. Poes. 7: Chi del suo prence l'ira Contro destossi, ed in romita villa Esule volontario il piè ritira.
Definiz: § III. In forma d'Add. Che è in esilio, Esulante. ‒
Esempio: Leopard. Paralip. 4, 25: Come il popol giudeo, che mal s'adatta, Esulo, sparso, a cento sedi e cento.
Definiz: § IV. E figuratam. e poeticam., detto di cosa, per Che è, si trova, in terra d'esilio. ‒
Esempio: Fosc. Poes. 65: Veraci e sante le parole mie T'erano allor che per l'ignoto Egeo.... Trassero tanta gioventù, che giace Per te in esule tomba, o per te solo Vive devota a morte.
Definiz: § V. Andar esule, vale Andare o Vivere in esilio; Esulare; ed anche semplicemente Andare o Vivere lontano da un luogo. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 67: I figli privi del paterno regno, Esuli andar vedrà in strane contrade.
Esempio: Segner. Pred. 392: O ricchi dunque, o interessati, o insaziabili, dove siete? perchè andar esuli dalle case paterne per metter ognor insieme nuovo denaro?
Definiz: § VI. Fare esule alcuno, vale Esiliarlo. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 330: Venne in Furlì.... romor grandissimo Con la morte e cacciata di più uomini, Fra' quai fui io, che fui non sol fatt'esule, Ma mortimi e' figliuoli in quel garbuglio.