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1) Dizion. 5° Ed. .
DECLINABILE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DECLINABILE.
Definiz: Add. Che può essere declinato, Che si può declinare o piegare; ma oggi in tal senso non si userebbe.
Basso lat. declinabilis, in senso però grammaticale. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 116: Così le cose ottimamente si governano, se la semplicità delle cagioni, ferma nella mente divina, ordine non declinabile spieghi (qui figuratam.).
Definiz: § Term. de' Grammatici. Che si declina, Che può essere declinato, cioè Che ha varie desinenze. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 306: In esso [Donatello] sono le declinazioni delle parti declinabili della orazione, e trattavisi delle parti indeclinabili.
Esempio: Varch. Gramm. 90: Quattro delle quali (parti dell'orazione) si chiamano declinabili, cioè non finiscono sempre in un medesimo modo.
Esempio: Speron. Op. 1, 172: Non vedete voi questa povera lingua avere i nomi non declinabili, i verbi senza coniugazione e senza participio?
Esempio: Salv. Avvert. 2, 45: Nomi che talora son declinabili, e talor no.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 100: Le parti che si variano si chiaman declinabili, e quelle che non si variano indeclinabili.... Le declinabili.... mutano con questa variazione l'aspetto, come da uomo, uomini.