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1) Dizion. 5° Ed. .
CONVENIENZA.
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CONVENIENZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Conveniente. L'esser conveniente, Il convenire una cosa ad un'altra, o con un'altra, o di più cose tra loro, in quanto le une rispetto alle altre abbiano ragioni di corrispondenza, di somiglianza, di proporzione, di opportunità, di giovamento, e simili. Dicesi anche di cosa a persona, e di persone tra loro.
Dal lat. convenientia. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 198: Veggiamo che li nomi e degli uomini e dell'altre creature hanno certe significazioni e interpretazioni secondo lor convenienza.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 178: Secondamente si chiede la grazia di laudare il nome di Dio in noi, la qual cosa si fa per mundizia: onde l'Apostolo.... scrive: "Sappia ciascuno di voi possedere il vaso suo in santificazione" ec.; e per perseveranza, e per convenienza, che il nome della cristianitade si convegna con Cristo.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 46: Avendo convenienza Aragne con ragno, vermine, nel nome o nell'esercizio,... dissero che Aragne.... fu convertita in ragno.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 185: Hanno.... molti tenuto e tengono questa opinione, che e' non sia cosa alcuna che minore convenienza abbia con un'altra, nè che sia tanto dissimile, quanto la vita civile dalla militare.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 31: Esercizj i quali, benchè non dipendano drittamente dalle arme, pur con esse hanno molta convenienza, e tengono assai d'una strenuità virile.
Esempio: Giannott. Op. 1, 69: Siccome il corpo prende vita dall'anima, così la città dalla forma della repubblica; tal che, se non è convenienza tra loro, è ragionevole che l'una e l'altra si corrompa e guasti.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 158: Piaceri che non hanno convenienza col corpo.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 66: Ha questo tempo che correva, in questo modo (nell'Indicativo), tanta convenienza e quasi parentela con quello che corre, che ec.
Esempio: Car. Arist. Lett. 136: Tra esso bene e 'l posseditore deve essere.... proporzione e convenienza.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 280: Va alla peggio ciò che a costoro non viene a grado, e che il buono ed il cattivo non si desume già dalla natura delle cose, ma dai rapporti per cui al nostro stato rispondono. Dall'amor proprio dunque e dalle proprie convenienze a contrattempo se ne pigliano le misure, ec.
Definiz: § I. Per Conformità. –
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 117: Conversazione degli amici, di quelli, dico, che e per probità di vita e per convenienza di costumi e mutua corrispondenza d'amore e di officj ne ha lungo tempo commendata l'uso e la esperienza continua.
Esempio: Deput. Decam. 80: Egli si sa bene che dalla convenienza e fratellanza degli studj ed esercizj nelli animi gentili e cortesi, quali erano di questi due cavalieri, per lo più suol nascere amore.
Definiz: § II. Per Attenenza, Relazione. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 225: E quanto alla natura, conviene provvedere che chi è nato in un luogo, non sia preposto agli uomini descritti in quello, ma sia fatto capo di quelli luoghi dove non abbia alcuna naturale convenienza.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 14: Nè ebbero queste tribù alcuna convenienza con la distribuzione e numero delle dette centurie. (Il lat. ha pertinuere.)
Definiz: § III. Per Riscontro, Corrispondenza, Armonia, o simile, delle parti fra loro o col tutto. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 118: L'ingegno del Cronaca seppe servirsi delle cose d'altri e farle quasi diventar sue: il che non riesce a molti; perchè il fatto sta non in aver solamente ritratti e disegni di cose belle, ma in saperle accomodare secondo che è quello a che hanno a servire, con grazia, misura, proporzione e convenienza.
Definiz: § IV. Si usò per Concordanza, Accordo. –
Esempio: Vitt. M. 297: L'uno [avea detto], come avea trattato col Comune di Firenze;... l'altro nominò che 'l trattato era con tre cittadini di Firenze;... e l'altro si trovò ch'avea detto per un altro modo: e così esaminati tutti, non era nel processo convenienza, salvo che in una cosa.
Definiz: § V. Trovasi per Simultaneità, Coincidenza, di un fatto con alcun altro. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 115: E non indugiò questa piova molto a venire dopo l'orazione: ma tanta fu la convenienza dell'orazione e della piova, che quasi ad un tratto fu lo levare del capo dall'orazione e lo cominciamento di tronare e piovere.
Definiz: § VI. Usato in modo assoluto, vale Ciò che conviene, che deve farsi, ed anche Norma, Regola, di ciò che conviene, che deve farsi. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 53: Il suo basso stato non gli aveva tolto che egli non conoscesse questo suo amore esser fuor d'ogni convenienza.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 424: È ben vero che chi ha simil carico che voi, s'ha a fare tutto il possibile di fare cosa che sia, prima secondo Iddio, e poi secondo la convenienza.
Esempio: Segn. A. Mem. Fest. 24: Nelle spiagge adunque di Marsiglia giunse il serenissimo Principe Mattias di Toscana, e come richiedeva la convenienza, il primo fu ad arrivarvi per attenderne colà madama la serenissima Sposa.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 20: E di qui nasce che i medesimi argomenti dell'onore, della convenienza e del dovere una volta non muovano punto, e un'altra sì.
Esempio: Fag. Comm. 8, 145: Venivamo appunto a casa vostra, come ci pareva dovere. L. E come ogni convenienza richiede.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 235: Alcuna soggezion non dà a costoro Convenienza, rispetto, cortesia, Creanza, civiltà, garbo e decoro.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 17: I discorsi d'uomini autorevoli sono ripieni d'idee e di principj arbitrarj d'onore, di gloria, di convenienza, di lecita utilità.
Esempio: Panant. Civett. 7: La civetta con tutti amabilissima, Sa le creanze, sa le convenienze.
Definiz: § VII. Per Ciò che si addice, si richiede, spetta, e simili, a persona, e figuratam. anche a cosa. –
Esempio: Red. Lett. 1, 88: Certe voci antiche non istanno bene collocate per tutto; ancorchè io confessi che in alcun luogo, talvolta, e particolarmente consolate con le circostanti convenienze, elle possan rendere un nobile sentimento spirante maestosa riverenza.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: La mia signora madama mia moglie La deve avere le sue convenienze.
Definiz: § VIII. Per Cerimonia, Complimento, Atto d'ossequio, e simili; più spesso al plur., e costruito col verbo Fare. –
Esempio: Red. Lett. 3, 18: Si compiaccia.... fare appresso di lui tutte quelle parti di convenienza, di scusa ec. ec., che son più doverose.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 306: Io non fo il poeta di professione, ma per divertimento, e per fare qualche convenienza, e spiegare i miei pensieri a qualche amico confidente.
Esempio: Not. Malm. 1, 121: Veder uno scacciato per sempre da una casa nella quale praticava di tutto suo genio, fare le convenienze col chiavistello, e dirgli l'ultimo addio con un cordialissimo bacio (qui scherzevolmente).
Esempio: Fag. Comm. 4, 420: È peccato con certa razza di sordida gente l'usar le convenienze e le cortesie.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 88: Mio fratello non essendo capace di soddisfare alle parti di convenienza con uno, molto meno il sarebbe con due.
Esempio: Bracc. R. Dial. 115: Mi fece costare d'aver fatte le sue convenienze con lui, e d'essersi egli dichiarato soddisfatto che fosse ad altri appoggiata una tale incumbenza.
Definiz: § IX. Per Modo di trattare quale conviene a persone ben educate; ed anche Educazione, Garbo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 72: Quegli scrocconi senza convenienza Ce ne han fatt'una che passa la parte.
Definiz: § X. Per Ragion sufficiente d'essere, d'avvenire, di fare o che si faccia; ed in tal senso gli si contrappone Necessità. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 337: Chi adirasi, sempre crede d'aver ragione; e però quel fuoco che è acceso nelle midolle, cioè dire in una convenienza e congruità di operare, è sì malagevole ad ismorzarsi, che alcuni se lo conducono vivo fin nell'Inferno.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 86: La mia sentenza porta,... che da me mai non venga di ridurmi a memoria nè in voce nè in scritto ad anima nata, senza o una precisa necessità o un'indispensabile convenienza.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 206: Persuasi o facendo le viste d'esser persuasi, che non pur questa necessità non ci sia, ma nè meno alcuna convenienza o congruità, non vogliono sapere di miracoli in luogo nessuno.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 529: Non per necessità dimostrativa, ma per convenienza di probabilità conietturalmente chiaro.
Definiz: § XI. Per Utilità, Vantaggio, Tornaconto; ed anche semplicemente Comodità, Giovamento; ed usasi specialmente nelle maniere Avere la propria convenienza in checchessia, Trovare, e simili, la propria convenienza in checchessia; Essere alcuna cosa di convenienza d'alcuno; e simili. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 141: Io che sono appassionatissimo per le sue convenienze, ho subito pensato a far nascere un negozio tra V. S. illustrissima e questo buon religioso.
Esempio: E Magal. Elog. Leop. 2: Accoppiando con arte maravigliosa il rispetto all'interesse dei regni e delle nazioni potenti, e il riguardo all'utile e alle convenienze degli Stati del fratello.
Definiz: § XII. Per Unione, Adunanza, Società; conforme al senso primitivo del verbo Convenire. –
Esempio: Rucell. P. Lez. II, 1, 152: Sarà cagione della convenienza insieme de i cittadini, essendochè per tale eguale permutazione convengono gli uomini insieme per satisfazione de i bisogni l'uno dell'altro.
Definiz: § XIII. Si usò per Convenzione, Patto, Accordo; ed altresì Concordia, Amicizia. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 5: La bontà vostra fa per sè stessa ogni sorte d'officio per mantenere S. M. in buona convenienza con Nostro Signore.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 105: Io continuo nel medesimo parere che tra l'Imperatore e 'l Papa non possa durare nè convenienza nè appuntamento che si pigli tra loro.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 121: Tra questo, ed una certa sua ambizione di voler solo esso parere autore e promotore di questa convenienza tra Nostro Signore e Vostra Maestà, gli è venuta voglia di tenermi lontano dalle faccende.
Definiz: § XIV. A convenienza di checchessia, si usò per In modo conveniente a quello, Convenientemente a quello, In suo servigio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 47: Ed imperciò qualunque parti sieno quelle che ad essi membri si tolgano, non posson vivere, imperciocchè nè nutrimento posson sugare, nè digerire a convenienza del corpo senza questi membri o vero parti (il lat. ha: ad congruitatem sui corporis).