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1) Dizion. 5° Ed. .
ASSERTORE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ASSERTORE.
Definiz: Verbal. masc. da Asserire. Chi o Che asserisce.
Dal lat. assertor. –
Esempio: Nard. Stor. 2, 327: I cinque cittadini nominati di sopra, assertori e confermatori della giustizia d'Alessandro e del suo presente governo.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 93: Quei primarj medesimi che erano stati acerbissimi impugnatori e contrarj assertori alle cose da me scritte, vedendosela finalmente disperata ec.
Esempio: Magal. Lett. At. 502: Qualsivoglia malizia che supponga nell'assertore, non basta a distrugger la verità dell'asserto.
Definiz: § Per Difensore, Sostenitore, Propugnatore. –
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 1, 40: Veggano se esso [S. Girolamo] spessissime volte, quasi suoi assertori, induce Virgilio e Orazio.
Esempio: Menz. Pros. 3, 77: I savi.... si mostrano ne' lor discorsi, e per le cattedre, assertori della libertà.
Esempio: Magal. Lett. At. 570: La prima [fede] è la più generosa, o per dir meglio, la più cortese, mentre largisce qualche cosa all'assertore.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 39: I più illustri filosofi si gloriavano d'essere suoi discepoli [di Socrate], e volevano esser tutti creduti delle sue dottrine seguaci e assertori.