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1) Dizion. 5° Ed. .
MALLEOLO
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Dizion. 5 ° Ed.
MALLEOLO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Anatomia. Nome dato a Ciascuna delle due prominenze ossee della parte inferiore della gamba, che si distinguono in interna ed esterna; Noce del piede.
Dal lat. malleolus. –
Esempio: Car. Dicer. 97: Ci è la vena cava e la vena porta; da quella vengono le emulgenti, le seminali, quelle che vanno alla natura, alle cose di dentro e di fuori, e di dentro e di fuori al malleolo.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 182: Nella parte inferiore (dello stinco) è un tal processo asciutto dal lato interno, gobbo, e che rialza vicino al piede, e chiamasi malleolo interno, che noi dichiamo noce, siccome il processo della fibula si chiama malleolo esterno, anch'esso detto noce.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 147, 1: La gamba è composta di due ossi, tibia e fibula, che costituiscono nella parte inferiore due estuberanze o malleoli, l'uno interno corrispondente alla tibia, l'altro esterno alla fibula.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 39: Mi sento inclinato ad asserire che.... dell'erpete,... che adesso con somma pertinacia la incomoda nel malleolo interno del piè sinistro, si debba avere quella stessa considerazione che ec.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 186: Ne' piedi intorno ai malleoli compatisce la sera, cioè dopo una lunga e continua positura eretta del corpo, qualche leggiera enfiatura edematosa.
Definiz: § I. Trovasi, con proprietà latina, usato a designare la Parte inferiore del magliuolo, in forma di martello, che comunemente chiamasi Calcio o Piede. –
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 19: L'uno (dei modi) è piantarli (i magliuoli) due braccia lontano l'uno dall'altro.... staccando, la prima cosa, quel poco di legno secco appiccato al capo del magliolo, che gli antichi scrittori hanno chiamato malleolo, cioè martellino.
Definiz: § II. E Term. di Archeologia. Specie di saetta, alla cui base si avvolgeva della stoppa unta con bitume, da scagliarsi accesa, a fine di suscitare incendj; detta anche Falarica. –
Esempio: Giamb. Vegez. 163: E se quelli del castello non ardiscono d'uscire, con maggiori balestri saettino cose d'incendio, cioè malleoli, o vero falariche; sicchè spezzati i cuoi e centoni, dentro la fiamma s'apprenda. I malleoli siccome saette sono, ed ove s'appiccano, perocchè arzenti vengono, ogni cosa ardono.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 454 t.: Fece apparecchiare faccelline di teda, e malleoli con la stoppa impiastrati di pece.