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1) Dizion. 5° Ed. .
BUCENTORO, BUCINTORO ed anche BUCENTAURO.
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Dizion. 4 ° Ed.
BUCENTORO, BUCINTORO ed anche BUCENTAURO.
Definiz: Sost. masc. Grande naviglio, del quale si usava in Venezia in certe solenni occasioni, e specialmente nella grande ceremonia dello sposalizio del Doge coll'Adriatico.
Da centauro e dalla particella bu denotante grandezza. −
Esempio: Bellinc. Rim. 122 t.: Andar parrammi in bucintoro e 'n cuccia.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 30: Portata nella nave detta bucintoro, in mezzo delli padri e di nobilissime donne, entrò nella città.
Esempio: E Bemb. Stor.2, 322: Fu dal principe Loredano e dalli padri, che nella nave bucentoro incontro gli andarono,.... onoratamente ricevuto.
Esempio: Castigl. Corteg. 132: La Signoria [di Venezia] con gran pompa essere uscita a sposar il mare in bucentoro.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 55: Il bucentauro, così detto perchè porta uomini grandi, ovver per la insegna del gran Centauro.
Esempio: Fag. Rim. 3, 62: Or questi, unito al nobile consesso Di più regj ministri, il bucintoro Sale, e gli vien tutto il Senato appresso.