Lemma

1) Dizion. 5° Ed. . LANTERNINO. Apri Voce completa pag.70 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 5 ° Ed. » LANTERNINO. Dizion. 3 ° Ed. LANTERNINO. Dizion. 4 ° Ed. LANTERNINO.

LANTERNINO. Definiz: Sost. masc. Forma diminutiva di Lanterna. Lanterna piccola; ma usasi anche nel senso di Lanterna. – Esempio: Ambr. Cofan. 1, 3: Stanotte al buio, Quando ogn'un dorme, potrà egli andarsene Da se stesso turato, con un moccolo In un lanternin chiuso. Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Finchè dato io fuoco All'esca, e il lanternino amico acceso, ec. Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: Ti chieggio, e tu mel porgi, il lanternino. Esempio: Red. Lett. 1, 237: Di notte, dalla campana in là, corre di soppiatto con un certo suo lanternino proibito sotto al ferraiolo, or a casa di questo Accademico, ora di quello, ec. Esempio: Manz. Prom. Spos. 148: Cava fuori esca, pietra, acciarino e zolfanelli, accende un suo lanternino, entra nell'altra stanza più interna. Definiz: § I. E per similit. – Esempio: Biring. Pirotecn. 166: L'adornano (Castel Sant'Angelo) con mettere in ogni aperto di merlo, e così sopra per ognuno, due lanternini fatti d'un foglio di carta bianca sopra a un tondo di terra, ed a ognuno messo un candelo di sevo, ec. Definiz: § II. Figuratam. e in ischerzo. – Esempio: Burch. Son. 1, 13: Ma i moscion, che figlian tra' mezzuli, Fecion sì gran cacacciola alle lucciole, Che per fuggir fer lanternin de' culi. Definiz: § III. Pur figuratam. e in ischerzo, per Uomo esile, magro molto. – Esempio: Franc. Son. 48: Lanternin mio arsiccio e senza moccolo, In su la farda tua pian pian t'accoccolo. Definiz: § IV. Vale anche Piccola lanterna della cupola. – Esempio: Baldin. Decenn. 6, 487: Assentatosi dalla fabbrica il principe Panfìlio, tornò quell'opera in mano del Rainaldi, il quale con sua assistenza e modello condusse il lanternino della medesima cupola. Esempio: EBaldin. Vit. Bern. 92: S'inoltrarono poi a dire che intorno alle colonne e lanternino della cupola fussero state fatte accomodare alcune cinture di ferro. Esempio: EBaldin. 93: La quale (saetta) percotendo quattro di esse colonne del lanternino, non solamente le mosse di sesto, ma anche gettò a terra uno de' capitelli ionici.